Bloccati a casa: migliaia di giovani ungheresi impossibilitati a trasferirsi a causa del COVID
La pandemia ha avuto un profondo effetto sul mercato immobiliare, impedendo a numerose persone di lasciare il nido o, in misura minore, di acquistare la prima casa.
Come scrive vg.hu, secondo i dati raccolti da Rentingo, piattaforma comunitaria per l'affitto e l'affitto di appartamenti, la proporzione di 18-25 anni tra gli inquilini a Budapest è scesa dal 56% nel 2019 al 35% nel 2021.
Anche il numero di giovani adulti che condividono un affitto con altri è diminuito del 15%: nel 2019, il 66% di tali occupanti aveva un'età compresa tra 18 e 25 anni rispetto al 51% nel 2021.
Sulla base di un set di dati di oltre 30,000 inquilini, queste cifre indicano che migliaia di ungheresi hanno dovuto ritardare o rinunciare temporaneamente all'idea di trasferirsi.
La pandemia ha influenzato anche le prospettive abitative della generazione di mezza età:
la loro quota tra gli inquilini è cresciuta dal 21% al 35%, il che significa che un gran numero di persone tra i 30 e i 50 anni ha dovuto optare per l'affitto di una casa piuttosto che per l'acquisto della propria, a causa dell'aumento dei prezzi, della perdita di posti di lavoro e altri fattori.
Rentingo ha anche tracciato il percorso che la maggior parte delle persone intraprende quando si tratta di lasciare la propria casa d'infanzia: non sorprende che i giovani preferiscano prima trasferirsi con i coinquilini e solo in seguito affittare la propria casa. Come mostrano i dati, le donne tendono a iniziare questo processo in età più giovane: la maggioranza (61%) dei 18-25enni che vivono in appartamenti condivisi sono donne, mentre le cifre sono praticamente invertite quando il gruppo leggermente più anziano, di età 25 a 30, viene esaminato.
Sebbene sia facile identificare i fattori che impediscono ai giovani adulti di oggi di diventare indipendenti a un'età "socialmente accettabile", come la mancanza di alloggi a prezzi accessibili e il livello di istruzione più elevato necessario per lavori stabili e ben retribuiti, rispetto alla situazione delle generazioni precedenti,
gli esperti avvertono dei rischi di non lasciare la casa dei genitori oltre una certa età.
La psicologa Melinda Teveiné Horváth ha detto a femina.hu che coloro che non fanno il grande passo abbastanza presto rischiano di diventare eccessivamente a proprio agio, con la loro flessibilità e adattabilità in diminuzione, che sono tratti della personalità indispensabili per una relazione di successo. Di conseguenza, più a lungo i giovani rimangono a casa, minori sono le possibilità che si trasferiscano, ha spiegato Teveiné Horváth.
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Fonte: vg.hu
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