Szijjártó è preoccupato per la Cina, afferma che l’UE è “anti-Cina”

Il governo ungherese vuole evitare che l’Unione Europea diventi un blocco “anti-Cina, ha detto venerdì a Stoccolma il ministro degli Esteri Péter Szijjártó, sollecitando la cooperazione strategica invece della concorrenza sistemica.

“Non siamo affatto d’accordo con il modo in cui certi paesi europei vogliono definire la Cina come una specie di rivale sistemico,” Szijjártó detto durante una pausa in una riunione informale dell’UE ministri esteri, secondo una dichiarazione del ministero.

Sebbene ci siano sforzi sia esterni che interni per trasformare l’UE in una sorta di blocco anti-Cina, l’Ungheria vuole assolutamente evitarlo, ha detto.

“Riteniamo che il Unione europea dovrebbe tendere alla cooperazione strategica con Cina,” ha aggiunto.

Evidenziando i forti legami economici tra UE e Cina, Szijjártó ha sottolineato che il fatturato commerciale bilaterale ha raggiunto lo scorso anno 860 miliardi di euro, di cui Germania, Francia e Italia rappresentano il 46%.

“Non sono i paesi dell’Europa centrale i maggiori partner commerciali della Cina, ma piuttosto i più grandi paesi dell’Europa occidentale, ha affermato il ministro.

Ha sottolineato che il PIL cinese supera ora quello dell’UE. Mentre nel 2010 la Cina rappresentava solo il 9% del PIL globale rispetto al 22% dell’UE, oggi la situazione è invertita, con la Cina che rappresenta il 18% del PIL globale e l’UE il 17%, ha detto.

Szijjártó ha affermato che sarebbe inutile che i paesi dell’Europa occidentale volessero recidere i legami economici tra Cina ed Europa, sottolineando la chiara divisione del lavoro tra East e West” emersa nell’industria automobilistica.

Le aziende occidentali producono i veicoli elettrici e le aziende orientali producono le batterie per loro, ha detto Szijjártó, sottolineando che “nessuno dei due funziona senza l’altro.”

“Raccomandiamo che la politica non interferisca con questo, ha detto” Szijjártó. “Lasciamo che questa divisione del lavoro creata su una base economica razionale e ragionevole funzioni in modo che lo spazio economico europeo e la Cina possano entrambi trarne profitto adeguato.”

Leave a Reply

Your email address will not be published. Required fields are marked *