Temu prende il sopravvento: Gli acquirenti online ungheresi ora spendono più all’estero che a casa!

Il gigante cinese Temu, insieme ad altre piattaforme di e-commerce straniere, raccoglie oggi in Ungheria più entrate di tutti i webshop locali messi insieme. Su ogni 100 fiorini spesi online, 52 finiscono già nelle casse delle aziende straniere.
Il gigante cinese Temu, insieme ad altre piattaforme di e-commerce straniere, raccoglie oggi in Ungheria più entrate di tutti i webshop locali messi insieme. Su ogni 100 fiorini spesi online, 52 finiscono già nelle casse di aziende straniere.
Più della metà della spesa con carta bancaria ungherese si dirige ora verso piattaforme internazionali. Temu e altri marketplace simili si sono espansi così rapidamente che i rivenditori nazionali faticano a tenere il passo. Secondo un rapporto di BiztosDöntés.hu, questa è la prima volta che gli ungheresi spendono più all’estero che a casa.

I webshop ungheresi sotto pressione
Le ultime statistiche evidenziano il divario. Il numero di acquisti online dall’estero è aumentato di quasi il 30% in un solo anno, raggiungendo oltre 49 milioni di transazioni. Anche i webshop nazionali sono cresciuti, ma ad un ritmo molto più lento: tra aprile e giugno, gli ungheresi hanno effettuato 54,2 milioni di pagamenti con carta nei negozi online locali, solo il 4,7% in più rispetto all’anno precedente.
I principali attori del mercato ungherese includono eMAG, MediaMarkt, Alza.hu, Libri e il negozio online di Tesco. Questi siti servono ancora milioni di clienti e molti acquirenti apprezzano la consegna più rapida o l’opzione di ritiro in negozio. Tuttavia, il loro vantaggio si sta lentamente erodendo, in quanto trovano sempre più difficile competere con i prezzi aggressivi dei giganti globali come Temu.
Come Temu fa tornare gli acquirenti
Il successo delle piattaforme straniere risiede anche nelle loro innovazioni di marketing. Temu, ad esempio, offre un sistema di coupon a strati, in cui ogni acquisto sblocca ulteriori sconti. Le offerte limitate nel tempo incoraggiano decisioni rapide, mentre i rimborsi, come i crediti per la spedizione gratuita, fanno sentire gli acquirenti come se ogni clic portasse con sé una ricompensa.

Sebbene nessuno di questi strumenti sia del tutto nuovo nel settore della vendita al dettaglio online, la portata e la frequenza delle promozioni di Temu sono uniche – e aumentano chiaramente la propensione allo shopping. Gli acquirenti non solo ordinano più spesso, ma spendono anche somme maggiori, come risulta dalle statistiche.
I cestini della spesa all’estero continuano a diventare più costosi
La tendenza è visibile non solo nel numero di acquisti, ma anche nel loro valore. Nei webshop ungheresi, il carrello medio è cresciuto di circa l’11% nell’ultimo anno, raggiungendo i 18.745 fiorini. Sulle piattaforme estere, invece, l’ordine medio è balzato a 22.639 fiorini – quasi un terzo in più rispetto a prima. Ciò significa che un acquisto tipico all’estero costa ora circa un quinto in più rispetto a quello effettuato su un sito nazionale.
Secondo Visa, l’84% dei consumatori ungheresi ora preferisce pagare con carta o smartphone, e il contante viene utilizzato sempre meno.
Guardando al fatturato complessivo, il divario è ancora più netto. Nel secondo trimestre di quest’anno, il valore degli acquisti online stranieri ha raggiunto i 1.111 miliardi di fiorini, mentre i webshop ungheresi hanno rappresentato “solo” 1.016 miliardi. Questo dà alle piattaforme internazionali un vantaggio di quasi 100 miliardi di fiorini.
Nuove regole del mercato
Le piattaforme straniere combinano prezzi stracciati, promozioni costanti e servizi sempre più convenienti. I negozi ungheresi hanno difficoltà ad adattarsi e, senza idee nuove, le loro possibilità rimarranno scarse. La dice lunga anche il fatto che nelle conversazioni di tutti i giorni, il nome di Temu viene ora citato più spesso di qualsiasi altro webshop nazionale: un segno di quanto sia cambiato radicalmente il mercato.
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