Questo è ciò che fanno gli ungheresi per vivere nel Regno Unito
'Nel peggiore dei casi vado a Londra a lavare i piatti' – secondo index.hu, questo è stato il piano B per molti giovani ungheresi negli ultimi anni quando si trattava di cosa avrebbero fatto se non avessero trovato un lavoro che gli piaceva in Ungheria dopo l'università. Ma davvero gli ungheresi lavano i piatti e lavorano come camerieri in Inghilterra? E devono lottare per questi posti di lavoro con gli emigranti polacchi e bulgari?
La risposta è in breve "approssimativamente e non proprio", ma in realtà è molto più complicata. Alla domanda risponde Chris Moreh, ricercatore presso il Demographic Science Centre dell'Università di Southampton, in Specchio del mercato del lavoro 2015 pubblicato dall'Accademia ungherese delle scienze.
La ricerca di Moreh analizza i settori in cui hanno lavorato gli immigrati tra il 2007 e il 2015 e si basa sull'indagine trimestrale del British Statistic Office sul mercato del lavoro. Quello che possiamo dire con certezza è che la maggioranza degli ungheresi e degli altri immigrati provenienti dai paesi del Sud Europa (aggregati dal 2004) lavorano: il tasso di attivi è dell'82.5% tra gli ungheresi e dell'80% tra le altre nazioni. Ufficialmente solo il 4.7% degli ungheresi è disoccupato in Gran Bretagna, mentre il restante 12.8% comprende studenti, casalinghe e pensionati.
Ma ecco la domanda iniziale? Davvero gli ungheresi lavano i piatti e fanno i camerieri? Bene, in proporzione la maggior parte delle persone, almeno il 26.5% di questo gruppo, lavora nella ristorazione. Oltre a questo, relativamente molti lavorano nel commercio, nel settore immobiliare e nella sanità.
Questo non è così sorprendente in sé, ma ciò che è interessante è che questo modello differisce molto da quello che fanno gli altri, provenienti da diversi paesi del sud o dagli immigrati in generale. Coloro che provengono dagli altri 11 Paesi, aderiti dopo il 2004, lavorano soprattutto nell'industria di trasformazione, ossia quasi un quarto di loro lavora nelle fabbriche. La maggior parte di loro lavora nel settore edile e meno nella ristorazione o nell'assistenza sanitaria rispetto agli ungheresi.
Gli stranieri provenienti da Stati extra-Unione Europea lavorano ancora in ambiti diversi: il 18.9% lavora nel settore sanitario e sociale, solo il 10.3% nella ristorazione e l'8.2% nell'industria.
Copia editor: bm
Fonte: http://index.hu/
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