Tradizioni di San Martino

L’11 novembre è il giorno di San Martino in Ungheria La festa dell’oca e del vino, celebrata in tutto il paese con vari eventi Vale la pena dare un’occhiata dietro le tradizioni per rivelare da dove nasce questa gioiosa festa.

In questo periodo dell’anno venivano organizzate fiere e balli del Martin’s Day, e le feste erano favorite anche dal fatto che il Martin’s Day era un giorno che vietava le attività. Ciò significava che la pulizia e il lavaggio erano vietati, perché ciò avrebbe causato la morte del bestiame.

Il ramoscello raccolto nel giorno di Martino, usato per l’allevamento degli animali, veniva posto sopra la porta della stalla per proteggere la mandria dalle malattie, dalle ossa delle oche si prevedeva il tempo: se l’osso era lungo e bianco, l’inverno sarebbe nevoso; se era corto e marrone, l’inverno sarebbe stato fangoso, inoltre prevedevano dal tempo di quel giorno: ”Se Martin viene su un cavallo bianco, è previsto un inverno mite; se arriva su un cavallo marrone, è previsto un inverno rigido.” Secondo una regola del calendario: ”Nel giorno di Martin, se le oche camminano sul ghiaccio, a Natale si ammiccheranno nell’acqua.”

Alcuni credevano che se le foglie di vite sono ancora verdi il giorno di Martin, possiamo certamente aspettarci un inverno mite; e se piove in questo giorno, allora anche il raccolto dell’anno prossimo sarà abbondante Martin è già stato ammirato come il patrono del bestiame in lui Medioevo Il giorno di Martin, il bestiame è stato finalmente messo in bancarella, che era il momento in cui i pastori davano conti sugli animali e sui propri servizi, e anche quando ricevevano il loro salario e rinnovavano i loro servizi I pastori transilvani chiedevano le loro indennità in questo giorno, anche loro andavano lungo le case, salutavano i contadini, e davano loro ramoscelli per usarli durante la locazione degli animali in primavera Questo era il ramoscello di San Martino, ritenuto avere tanti rami, come il numero di maialini.

Quest’anno, oltre a Budapest, potrai anche vivere la festa e degustare ottimi vini a Mór, Villány o Sopron.

basato sull’articolo di itthon.hu
tradotto da Vivien Pásztai

Foto: www.bakonyihirmondo.hu

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