Tutto quello che dovresti sapere sulla tecnica del progetto ungherese "kékfestés" patrimonio mondiale dell'UNESCO
La tradizionale tecnica ungherese di tintura dei tessuti “kékfestés” (tintura in blu) è stata inserita nell'elenco, insieme alla falconeria ungherese, al festival busó di Mohács e al ricamo Matyó. Di seguito i dettagli sulla tecnica e dove trovare i prodotti in Ungheria.
In effetti, la tintura in blu è una tecnica secolare in Ungheria essendo presente dal XVI secolo. Il processo avveniva utilizzando una pianta colorante autoctona coltivata in vaste aree della Turingia e della Francia che, dopo le scoperte geografiche, fu sostituita da una pianta indiana, l'indaco. Poiché quest'ultimo è privo di dissolvenza, più concentrato e ha una qualità migliore, si è diffuso rapidamente nel 16° secolo – riportato magyarorszagom.hu.
L'espressione di "kékfestés" apparve per la prima volta nella corrispondenza di István Bengely negli anni '1770 del Settecento.
La tecnica si compone di due fasi di lavoro: modellazione e tintura. C'è una massa isolante che è stata applicata sul lino bianco pre-preparato con l'aiuto di un motivo in legno. Dopo essere stato asciugato, ha protetto la superficie modellata dalla vernice. Successivamente, il panno è stato immerso in una miscela di indaco, calce, ferro vetriolo e acqua e quindi è stato asciugato all'aria attraverso la quale è diventato blu indaco ossidato. Le diverse sfumature del panno blu sono il risultato di numerose immersioni e arie. La massa isolante è stata imbevuta del lino in un bagno acido per fissare il colore blu. Il risultato finale è stato il bellissimo tessuto con motivi bianchi (in alcuni casi colorati) su base blu.
La tradizionale tecnica della tintura dei tessuti ha giocato un ruolo importante non solo nella realizzazione dei costumi popolari, ma anche nell'arredamento. Oggi, molte piccole imprese utilizzano la tecnica per produrre, ad esempio vestiti e ornamenti. Tali laboratori si possono trovare a Győr, Szombathely, Tiszakécske, Bácsalmás e Tolna. A Pápa c'è anche un museo tintore in blu di cui abbiamo scritto QUI.
Foto: www.facebook.com/TolnaiKékfestőMűhely
Fonte: magyarorszagom.hu, kekfestomuzeum.hu
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