Ucciso un agente di polizia, 142 feriti nelle proteste antigovernative dopo le esplosioni mortali di Beirut
Un agente di polizia libanese è stato ucciso e 142 persone sono rimaste ferite sabato negli scontri durante le proteste contro la classe dirigente nel centro di Beirut, pochi giorni dopo che massicce esplosioni hanno scosso la capitale libanese uccidendo almeno 158 persone e ferendone altre 6.000, ha riferito il canale televisivo LBCI.
Chiedendo una revisione del sistema politico libanese, i manifestanti stavano cercando di irrompere nel parlamento, spingendo le forze di sicurezza a usare gas lacrimogeni per disperderli.
I manifestanti hanno lanciato pietre contro le forze di sicurezza e hanno cercato di rimuovere i fili spinati nel tentativo di avvicinarsi al parlamento.
I manifestanti sono riusciti a irrompere negli uffici del Ministero degli Esteri e del Ministero dell’Economia.
Due enormi esplosioni hanno scosso il porto di Beirut martedì intorno alle 18:10 ora locale (1510 GMT), scuotendo edifici in tutta la capitale.
Le informazioni primarie rivelano che il nitrato di ammonio immagazzinato nel magazzino del porto di Beirut dal 2014 potrebbe aver causato le esplosioni mortali.

