UEFA Nations League: Spettacolari scioperi dell’Ungheria messi a disposizione della Grecia Highlights

I favolosi gol nel primo tempo di Roland Sallai e László Kleinheisler contro la Grecia a Budapest martedì hanno spinto l’Ungheria alla prima vittoria sotto la guida del nuovo allenatore Marco Rossi e hanno assicurato il suo primo bottino di tre punti nel nuovo torneo della UEFA Nations League.
Rossi ha deciso di apportare tre modifiche alla squadra che ha perso per un solo gol in Finlandia nel fine settimana, Gerg the Lovrencsics, Máté Pátkai e Zoltán Stieber che hanno lasciato il posto a Barnabás Bese, Ádám Nagy e Roland Varga per questa partita casalinga giocata a porte chiuse nel Groupama Aréna.
L’Ungheria ha iniziato in modo incoraggiante, il gol del ritorno di Varga è stato escluso solo per fuorigioco e la palla lunga di Tamás Kádár nel canale sinistro è riuscita solo a saltare lontano dal capitano Ádám Szalai e ad arrivare al grato Vassilis Barkas nella porta della Grecia.
Gli ospiti hanno però realizzato la loro prima apertura al 10′ ed è arrivata attraverso Kostas Fortounis, il trequartista greco che ha superato László Kleinheisler e ha tagliato dentro Tamás Kádár prima di scatenare un feroce drive che è volato appena oltre il palo.
Varga sarebbe stato in porta al 10′, ma è stato nuovamente giudicato in fuorigioco, ma la sua squadra si stava appena riscaldando per quella che sarebbe stata una delle migliori interazioni di una squadra ungherese per un bel po’. Kovács ha iniziato la mossa scivolando a Varga sulla fascia destra, l’ala del Ferencváros che giocava la palla all’interno affinché Szalai tornasse per la prima volta a Barnabás Bese, il terzino destro itinerante a sua volta squadrando la palla con la testa a Sallai che ha tirato al volo squisitamente oltre Barkas al centro della porta.
Era stata una superba sequenza di passaggi e un finale meraviglioso per il primo gol in nazionale di Sallai, ma il vantaggio dell’Ungheria sarebbe durato solo tre minuti, la punizione di Fortounis in posizione centrale era stata di testa oltre Gulácsi al centro della porta da un fuorigioco sospettoso di Kostas Manolas dopo che la Grecia ha goduto di un breve periodo di dominio.
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Un paio di minuti dopo, Anastasios Donis ha fatto scivolare un passaggio largo a Lazaros Christodoulopoulos che ha tagliato all’interno dall’ala destra e ha sbattuto una palla oscillante a un metro di larghezza dal montante dell’estrema sinistra. I padroni di casa erano poi debitori al portiere Gulácsi al 32′ quando ha deviato un tiro secco, basso, da 17 metri di Dimitris Peikas attorno al palo destro, il secondo dei due calci d’angolo successivi vedendo il custode dell’RB Lipsia bloccare un colpo di testa verso il basso di Manolas.
I padroni di casa però recuperarono la calma e tornarono al calcio di passaggio fluido e con un tocco che caratterizzò il loro primo gol. In effetti il loro secondo e in effetti quello che si rivelò essere il tiro vincente al 44′ forse superò anche il tiro al volo di Sallai per bellezza. Un’altra corsa di Varga verso destra si è conclusa con l’ala alta che ha tagliato l’area e la palla che ha deviato verso Sallai il cui tiro è stato bloccato.
Il rimbalzo alla fine è atterrato ai piedi di Kovács e lui ha pareggiato un’eccellente parata da Barkas, il seguito di Kleinheisler è stato bloccato e la palla è stata lanciata di nuovo a Varga sulla destra che è scivolata a Kovács, la dinamo Videoton che ha ballato in area di rigore e ha steso la palla al arrivato Kleinheisler che ha sbattuto la palla in alto nell’estrema destra della rete, ben oltre la portata di Barkas, solo per il suo secondo gol con l’Ungheria dopo il suo famoso gol d’esordio contro la Norvegia negli spareggi di qualificazione agli Europei di novembre 2015. andata.
L’Ungheria non vedeva due gol così spettacolari in un primo tempo da molto tempo, ma il vantaggio per 2-1 all’intervallo era certamente molto meritato. Il secondo periodo è stato molto equilibrato, anche se forse un po’ più fisico e in definitiva logorante. Le chiare possibilità di segnare erano un premio e solo al 72′ si è presentato un vantaggio, Gulácsi ha palmato il feroce drive di Pelkás sulla traversa per un corner, da cui Christodoulopoulos ha piazzato un colpo di testa libero da dieci metri di fila al numero uno ungherese.
Quell’occasione però ha aperto piuttosto le porte, il sostituto Kostas Mitroglou ha fatto saltare la palla alla sinistra di Gulácsi al 75′ ma il portiere è sceso bruscamente alla sua sinistra per deviare la palla lontano dal pericolo. Al 78′, è toccato alla squadra di casa minacciare, Kovács è stato abbattuto a 25 metri dalla porta e Kleinheisler si è fatto avanti per battere la palla in porta, solo per Barkas che si è tuffato alla sua destra e ha spalato via la palla in calcio d’angolo.
La Grecia ha esercitato molta pressione nel finale alla ricerca del pareggio ma, proprio come l’Ungheria contro la Finlandia sabato scorso, i suoi attaccanti non sono stati abbastanza precisi da trovare un modo per superare il portiere avversario, Sokratis Papastathopoulos, il successivo per non riuscire a colpire la porta quando ha colpito di testa deludentemente largo da una profonda punizione di Fortounis sulla fascia destra a otto minuti dalla fine.
Il tempo aggiunto ha portato un’altra possibilità per la Grecia, un incrocio di sinistra che ha oscillato in modo straziante oltre il palo di estrema sinistra del prolisso Mitroglou, ma l’Ungheria ha resistito per una vittoria tanto necessaria, la prima quest’anno, la prima sotto Marco Rossi e il loro primo nella Nations League inaugurale, un risultato che porta la squadra seconda nel Gruppo C2 su tre punti, tre dietro la Finlandia che vanta due vittorie in due partite finora.
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