ULTIME NOTIZIE: La clausola di Game Changing potrebbe fermare i piani dei grattacieli del governo ungherese per gli investimenti a Grand Budapest!

Una svolta interessante degli eventi si è verificata per quanto riguarda il previsto grande investimento nell’area di Rákosrendez the, nota come Mini-Dubai o Grand Budapest In seguito alla pubblicazione dei contratti, è emerso che Budapest Public Utilities, società del Comune di Budapest, detiene un diritto di prelazione sul sito Questo diritto consente al capitale di reclamare il sito strategico, che in precedenza era stato acquistato dal Gruppo Eagle Hills degli Emirati Arabi Uniti.
Secondo il Telex, Gergely Karácsony, il Sindaco di Budapest, ha chiarito che il comune intende esercitare questo diritto Il pagamento immediato della prima rata di 12,7 miliardi di HUF (30,9 milioni di EUR) avvierebbe il processo di riacquisto del terreno, che verrebbe finanziato utilizzando denaro recuperato dal contributo di solidarietà Il nuovo proprietario sarebbe tenuto a saldare l’intero prezzo di acquisto entro il 2039, consentendo al capitale di effettuare pagamenti scaglionati e attuare i piani nel lungo termine.

Rákosrendez the: Una svolta nel contratto
Secondo i piani del sindaco, l’area sarebbe sviluppata come parco cittadino piuttosto che l’attuale concetto di investitore del Grand Budapest di un moderno quartiere di grattacieli, Questo piano si allinea più strettamente con gli obiettivi ambientali e di vivibilità di Budapest Karácsony ha dichiarato che la capitale intende che lo sviluppo immobiliare venga attuato attraverso gare d’appalto internazionali per garantire che costituisca uno sviluppo sostenibile nell’interesse della città.
Karácsony è stato molto critico nei confronti della vendita del sito, descrivendolo come “net treason”. Ha chiesto che i contratti del Grand Budapest fossero resi pubblici nell’interesse della trasparenza, il che ha portato alla scoperta di una clausola a favore della capitale. Il sindaco ha affermato che la terra dovrebbe servire gli interessi di Budapest, non le motivazioni del profitto di un promotore straniero.

Recuperare l’area di Rákosrendező e trasformarla in una città parco potrebbe rappresentare uno dei maggiori investimenti verdi della capitale, in linea con gli obiettivi di sostenibilità e vivibilità a lungo termine di Budapest Questo progetto non solo rafforzerebbe la stabilità economica della capitale ma migliorerebbe anche la qualità della vita dei suoi residenti.
La sentenza del tribunale e il caso Rákosrendező evidenziano il grave impatto del conflitto tra la capitale e il governo sullo sviluppo di Budapest Le risorse astratte e i disaccordi politici ritardano l’attuazione degli investimenti, mentre gli interessi diretti della popolazione sono spesso messi in ombra La situazione attuale fa però sperare che la capitale acquisisca maggiore autonomia e margine di manovra nel suo sviluppo futuro.
Una possibile fonte di finanziamento: Il contributo di solidarietà
Budapest ha raggiunto un importante traguardo quando la corte ha stabilito che il contributo di solidarietà imposto dallo Stato alla capitale era illegale La sentenza consentirà al capitale di recuperare 28,3 miliardi di HUF (68,8 milioni di EUR) precedentemente trattenuti dalla Tesoreria dello Stato. Gergely Karácsony sottolineato che questi soldi sono vitali per la vitalità di Budapest ma potrebbero anche sostenere il finanziamento di un importante investimento.
Dopo una lunga battaglia legale, la capitale ha ora ottenuto la vittoria La dimensione e il principio del contributo di solidarietà sono stati messi in discussione perché hanno imposto un onere significativo alla città contravvenendo anche all’autonomia finanziaria degli enti locali sancita dalla Legge Fondamentale La sentenza della corte significa che Budapest può ora recuperare l’importo detratto, che non solo consentirà alla città di continuare le operazioni ma anche di realizzare grandi progetti.
La capitale ha affrontato per anni una situazione di bilancio risicata, esacerbata dai tagli governativi e da una serie di crisi, negli ultimi anni, il comune ha dovuto ricorrere a più riprese a prestiti in conto corrente per mantenere le operazioni quotidiane come i trasporti pubblici e i servizi pubblici, tuttavia, la recente sentenza del tribunale potrebbe contribuire ad alleviare questa situazione e fornire alla capitale l’opportunità di perseguire un percorso economico più indipendente
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