Ungheria e Germania condividono molti punti nella valutazione della crisi migratoria, afferma FM Szijjártó

Ungheria e Germania hanno molti punti in comune nel modo in cui valutano la crisi migratoria, ma l’Ungheria rifiuta le quote obbligatorie e insiste sul fatto che la sicurezza è fondamentale, ha detto Péter Szijjártó, ministro degli Esteri, in un’intervista alla televisione pubblica tedesca Phoenix.
Un’area comune di accordo è che le frontiere esterne dell’UE devono essere protette, ha affermato, aggiungendo che anche l’Ungheria e la Germania contribuiscono a proteggere il confine macedone-greco con le unità di polizia.
C’è anche pieno accordo sul rafforzamento della politica internazionale di sviluppo, ha detto, sottolineando di aver firmato un accordo di gestione dell’acqua con Gerd Muller Germania‘ministro per la cooperazione internazionale allo sviluppo, che copre i paesi d’origine africani e mediorientali per i migranti.
Szijjártó ha affermato che l’Ungheria rifiuta l’interpretazione della solidarietà a “selettiva e discriminatoria.
Non accetterà l’idea che la protezione delle frontiere non sia una manifestazione di solidarietà, ha affermato nell’intervista trasmessa martedì sera.
Nell’intervista completa disponibile sul sito web di Phoenix, il ministro ha affermato che il disegno di legge “Stop Soros” mira a garantire che chiunque violi gli interessi di sicurezza nazionale ungheresi o qualsiasi organizzazione che sostiene le violazioni delle frontiere e l’immigrazione clandestina ne paghi le conseguenze.
Nel frattempo, in connessione con le proposte di riforma dell’UE del presidente francese Emmanuel Macron, ha notato la preoccupazione della cancelliera tedesca Angela Merkel che gli stati membri dell’UE abbiano ancora “homework” da fare nella strutturazione delle loro finanze pubbliche L’Ungheria, ha detto, sta facendo il suo lavoro in questo settore ma si è rifiutata di sostenere gli sforzi di quegli stati membri che vogliono sradicare la concorrenza fiscale attraverso la standardizzazione e aumentare l’obbligo di rimborso del debito a livello comunitario, considerando che l’Ungheria non considera irresponsabili le proposte del presidente francese, ha delle riserve.
Per quanto riguarda le sanzioni contro Russia, Szijjártó ha detto che l’Ungheria ha sempre agito di pari passo con l’UE. Ma
è inaccettabile che il suo pragmatismo basato sull’esperienza storica sia visto come eccessivamente amichevole nei confronti della Russia
ha aggiunto. Ha fatto riferimento a “double standard”, citando stretti legami tra aziende tedesche e russe nel mezzo delle sanzioni.
Foto: MTI

