Ungheria inasprite sanzioni per i lavoratori stranieri, nuovi emendamenti in arrivo

Il governo ha inasprito le sanzioni in materia di impiego di lavoratori stranieri provenienti da paesi terzi Le nuove modifiche mirano a salvaguardare i lavoratori ungheresi nei casi in cui i datori di lavoro cercano di sostituire la loro forza lavoro ungherese esistente con stranieri In futuro potrebbero essere introdotte ulteriori restrizioni.

Protezione dai lavoratori stranieri

Come 24.hu ha riferito, il gabinetto ha inasprito le norme sui lavoratori stranieri dal 1° marzo Imre Szilárd Szabó, avvocato e vicepresidente esecutivo della Federazione nazionale dei consigli dei lavoratori, ha spiegato l’essenza di queste modifiche come segue: Per contrastare le pratiche di sfruttamento da parte dei datori di lavoro, è stata introdotta una disposizione che autorizza le autorità governative a revocare i permessi di lavoro se i datori di lavoro cercano di sostituire i lavoratori ungheresi con cittadini di paesi terzi senza una valida causa.

Sanzioni aumentate

La normativa che vigila sull’azione normativa dell’Ispettorato del Lavoro è stata rivista per inasprire le sanzioni per l’impiego illegale di cittadini di paesi terzi. Questa revisione introduce una sanzione maggiore del lavoro per le violazioni riguardanti la mancata segnalazione della conclusione di contratti di lavoro migrante lavoratori. Inoltre, un aspetto significativo del miglioramento prevede l’aumento delle sanzioni discrezionali minime e massime per le violazioni del lavoro.

La sanzione minima è stata quintuplicata portandola a 150.000 HUF (379 EUR), con sanzioni scalate in base alle dimensioni dell’azienda. Le imprese più grandi rischiano sanzioni più severe, con una multa massima che raggiunge i 25 milioni di HUF (63.152 EUR) per le imprese che impiegano almeno 250 persone.

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Futuri emendamenti in Ungheria

Il governo ha accettato un’altra iniziativa della Federazione nazionale dei consigli dei lavoratori Nel caso di impiego di cittadini di paesi terzi, il datore di lavoro deve chiedere il parere del comitato aziendale prima di assumerli, a condizione che i dipendenti stranieri costituiscano almeno il 5% della forza lavoro o un minimo di 10 persone. Questa proposta di modifica è prevista per l’inclusione nel Codice del lavoro.

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PrtScr/ATVnews

Inoltre, il sindacato sta contemplando una proposta per vietare ai datori di lavoro di assumere lavoratori stranieri se i loro guadagni medi sono inferiori del 20% agli standard del settore nei sei mesi precedenti, o se i guadagni per posizioni specifiche sono inferiori del 20% rispetto alle tariffe pubblicate dall’Ufficio centrale di statistica per occupazioni comparabili

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