Venerdì il Parlamento terrà una sessione straordinaria sulla legge sui cartelloni politici

Il Parlamento terrà una sessione speciale venerdì prossimo per tenere una nuova votazione su una recente legge che ha cercato di limitare la pubblicità politica il presidente rimandato all’organo legislativo per un riesame, ha detto il capogruppo del governo Fidesz.
János Áder ha restituito la legge al parlamento giovedì scorso, affermando che non stabilisce una norma giuridica mentre contiene passaggi controversi o che non possono essere interpretati o implementati. Ha invitato il parlamento a riconsiderarlo nella sua interezza.
Il voto sulla legge sul cartellone politico sarà probabilmente l’unico punto all’ordine del giorno nella sessione speciale, ha detto lunedì Lajos Kósa in una conferenza stampa.
Ha osservato che le disposizioni di legge che richiedono una maggioranza di due terzi era fallita nel voto di mercoledì scorso e solo quelli che richiedevano la maggioranza assoluta erano passati.
Ha espresso la speranza che i partiti parlamentari siano in grado di raggiungere un consenso e approvare la legge nella sua interezza Se le disposizioni che richiedono una maggioranza di due terzi non dovessero passare di nuovo, allora quelle approvate la scorsa settimana non avrebbero la possibilità di passare di nuovo, ha detto.
Kósa ha detto che l’opposizione Socialisti avevano convocato una riunione dei cinque partiti del parlamento per lunedì pomeriggio per discutere un proprio disegno di legge volto a garantire condizioni di parità durante i periodi di campagna elettorale Se i partiti possono sedersi per colloqui su quella proposta, allora forse una maggioranza di due terzi può essere assicurata per la legge del cartellone, ha detto.
Kósa ha detto che la proposta dei socialisti è stata attuale a causa di opposizione Jobbik‘s “billboard affair” che, a suo dire, ha sollevato il sospetto di frode IVA e bilancio.
Jobbik ha mantenuto una campagna di cartelloni pubblicitari antigovernativi con il sostegno di Lajos Simicska, un tempo amico del primo ministro ed ex figura chiave del partito Fidesz. Il magnate dell’edilizia e magnate dei media ha litigato con Viktor Orbán e il partito Fidesz.
Kósa ha detto che la campagna di cartelloni pubblicitari di Jobbik è probabilmente costata più di mezzo miliardo di fiorini. Ha osservato che Jobbik aveva affermato di aver contratto un prestito per 150 milioni di fiorini (487.000 euro) per la campagna e che costa loro 25 milioni di fiorini al mese. Ha detto che sembrava assolutamente certo che la campagna di cartelloni pubblicitari di Jobbik comportasse una frode di bilancio, sostenendo che al partito era stato concesso spazio pubblicitario a tassi inferiori a quelli di mercato.
Come abbiamo scritto, a Fidesz non piacciono i cartelloni dell’opposizione ma negli ultimi anni il Fidesz con il bilancio governativo ha speso miliardi di fiorini per informare la gente sui passi politici dell’Orbán.
Foto: mno.hu

