ViroFighter: robot di disinfezione ungherese costruito per combattere il coronavirus

Potrebbe aiutare a mantenere sicure le istituzioni educative e gli ospedali migliorando l’efficacia della pulizia e riducendo il tempo dedicato alla sanificazione degli spazi pubblici.
Secondo il Szeretlekmagyarorszag.hu, il robot intelligente è stato sviluppato dal Centro Europeo di Conoscenza in collaborazione con ELTE-Soft, un’organizzazione no-profit di proprietà dell’Università Eötvös Loránd. Sono stati necessari oltre 6 mesi di lavoro per la sua progettazione e il processo non è ancora terminato: il suo sistema di imaging è attualmente in fase di ulteriore miglioramento.
“La nostra area di competenza è l’intelligenza artificiale e la tecnologia dei robot Quando la pandemia ha colpito, abbiamo avuto l’idea di costruire qualcosa del genere.
C’erano già alcuni prodotti simili sul mercato, ma tutti avevano problemi: erano troppo pesanti, troppo lenti da caricare e troppo veloci per consumare la batteria.
Inoltre, non erano nemmeno completamente autonomi; per gestirli era necessario personale, ha spiegato la” Tamás Horváth, direttore commerciale del Centro europeo della conoscenza.

Al contrario, il robot di nuova concezione pesa 73 kg (50 kg se la batteria viene rimossa), permettendo a due persone di sollevarla comodamente Pertanto, la pulizia di vecchi edifici a più piani privi di ascensori non sarà più un problema Grazie all’intelligenza artificiale che opera al suo interno, è in grado di mappare una stanza da sola e determinare il percorso ottimale per disinfettarla il più rapidamente possibile. È già stato testato in un laboratorio accreditato e in loco presso varie scuole e ospedali. “Tutti sono aperti all’idea, ha affermato il” Tamás Horváth.
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Per quanto riguarda la sua efficacia, il robot può raggiungere un tasso di uccisione di 6 log, il che significa che è in grado di distruggere il 99,9999% degli agenti patogeni presenti, rendendolo adeguato anche per le aree ospedaliere in cui il rischio di infezione crociata è elevato.
La luce UV-C emessa dal robot deve essere irradiata sullo stesso punto per soli 10 secondi per cancellare i virus, riducendo il tempo necessario per disinfettare un sito chirurgico di medie dimensioni a 10 minuti, invece dei 30-60 richiesti quando viene fatto manualmente Come alternativa rispettosa dell’ambiente alle sostanze chimiche e all’ozono, la luce UV-C è stata utilizzata come agente sterilizzante per molti anni, principalmente negli studi dentistici e nelle piscine.
Il robot ha un’altra funzione utile: registra tutte le sue azioni, producendo un rapporto su dove è stato e quando, quali utenti riceveranno via e-mail. In futuro, questo potrebbe aiutare a determinare dove una determinata persona potrebbe essere stata infettata.

