Volo dall’inferno: la gente è crollata sul volo Budapest-Edimburgo

Venerdì scorso è seguito il caos su un volo da Budapest a Edimburgo I passeggeri hanno iniziato a crollare presumibilmente a causa della mancanza di ossigeno a bordo L’equipaggio di cabina ha dovuto svendere bombole di ossigeno per aiutare i passeggeri colpiti.
Il volo di Ryanair decollò alle 21:50 del 31 gennaio dall’aeroporto di Budapest, e si diresse a Edimburgo, in Scozia Circa un’ora dopo il decollo, i passeggeri iniziarono a svenire, e ne seguì il caos Il sole scozzese rapporti. Uno dei passeggeri, Shaun Pinkerton, 27 anni, ha dichiarato al The Scottish Sun: “I era stato messo fuori combattimento e aveva bisogno di una maschera di ossigeno C’era qualcosa di gravemente sbagliato in quel volo.” Ha ricordato l’incidente come:
“L’allarme antincendio stava scattando mentre stavamo salendo, ma il volo è decollato come previsto Ci siamo alzati in cielo, e circa un’ora in prima persona è crollata Lei aveva solo 17 anni e aveva bisogno di RCP Poi la seconda persona è scesa, poi io, e poi un quarto La gente stava in piedi nei corridoi dando RCP, e avevano enormi serbatoi di ossigeno fuori Sono stato messo fuori combattimento e avevo bisogno di una maschera di ossigeno Poi sono andato in shock e ho tremato totalmente.”
Shaun ha descritto le sue esperienze come un volo “dall’inferno,” e ha anche presentato una denuncia ufficiale a Ryanair, anche se è un frequent flyer, l’esperienza lo ha lasciato terrorizzato all’idea di volare di nuovo:
“Sono un ragazzo giovane, volo tutto il tempo e sto sempre bene C’era qualcosa di seriamente sbagliato in quel volo; la gente era preoccupata che non ci fosse abbastanza ossigeno Non so perché non hanno deviato l’aereo per atterrare prima Tutti erano nel panico, e ancora non sappiamo davvero cosa sia successo Ti fa non voler volare di nuovo… Dovrò andare in Polonia tra tre settimane, e Madrid tre settimane dopo ma non voglio mettere piede su un aereo mai più Era come una cosa uscita da un film.”
Fimmagine in primo piano: Pixabay



