Wizz Air ha in programma un’importante espansione nel Paese devastato dalla guerra: ecco quando riprenderanno i voli

Le principali compagnie aeree low-cost europee si stanno preparando a rientrare in Ucraina non appena un accordo di pace consentirà la riapertura dello spazio aereo e degli aeroporti del Paese. I dirigenti di Wizz Air, Ryanair ed easyJet affermano di aspettarsi un’impennata immediata della domanda, guidata dal ritorno dei cittadini, dai progetti di ricostruzione su larga scala e anche da un’ondata a breve termine del cosiddetto “turismo delle catastrofi”.
Wizz Air pianifica un’importante espansione in Ucraina
Wizz Air, con sede in Ungheria, in passato il più grande vettore non ucraino operante nel Paese, sta preparando il ritorno più ambizioso. Prima dell’invasione su larga scala della Russia nel 2022, Wizz Air ha completato più di 5.000 voli in Ucraina nel 2021, diventando uno degli operatori dominanti a Kyiv, Lviv e Odesa.

L’amministratore delegato József Váradi ha dichiarato al Financial Times che la compagnia aerea è “pienamente preparata” a muoversi rapidamente.
“Non appena lo spazio aereo sarà aperto, saremo molto rapidi nel ristabilirci. La riapertura sarebbe un’opportunità significativa per noi”, ha detto.
Wizz Air prevede di stazionare 15 aeromobili in Ucraina entro due anni dall’accordo di pace, per arrivare a 50 entro sette anni. Váradi si aspetta una forte domanda da parte degli ucraini che tornano a casa, oltre che dai viaggiatori attratti dagli ampi sforzi di ricostruzione del Paese e da un picco temporaneo di visitatori curiosi di vedere i siti del dopoguerra.
“Quando è caduto il Muro di Berlino, milioni di persone sono andate a vederlo”, ha osservato.

Ryanair punta a riavviare i voli entro due settimane
Anche Ryanair intende muoversi velocemente. La compagnia aerea trasportava circa 1,5 milioni di passeggeri all’anno verso l’Ucraina prima della sospensione dei voli, e ha già visitato gli aeroporti chiave in preparazione della riapertura.
L’amministratore delegato Eddie Wilson ha dichiarato che Ryanair potrebbe mettere in vendita i voli entro due settimane da qualsiasi accordo che renda sicure le operazioni.
“Con aerei basati in 95 aeroporti in tutta Europa, possiamo aprire rotte da qualsiasi base senza interrompere la nostra rete”, ha detto Wilson. “Non ci sarebbe alcuna difficoltà a riempire quattro milioni di passeggeri laggiù”.
Ha aggiunto che i servizi potrebbero essere lanciati dall’Irlanda, dal Regno Unito o dagli aeroporti dell’UE con frequenze da tre a cinque volte alla settimana, consentendo una rapida crescita della capacità in tutto il Paese.
Anche easyJet sta esplorando le rotte
Sebbene easyJet non operasse in Ucraina prima della guerra, la compagnia aerea sta esaminando attentamente le opportunità di ingresso. L’amministratore delegato Kenton Jarvis ha descritto l’Ucraina del dopoguerra come potenzialmente “il più grande progetto di costruzione dell’Europa”, aggiungendo che molti ucraini che vivono all’estero vorranno tornare a casa una volta che sarà sicura.
Jarvis ha detto che il controllo del traffico aereo potrebbe ripartire in tempi relativamente brevi. Le principali incertezze riguardano lo stato delle piste, dei terminal e delle infrastrutture aeroportuali, e se saranno in grado di soddisfare i più alti requisiti di sicurezza.
A differenza dei suoi rivali, easyJet non ha piani a breve termine per basare gli aeromobili in Ucraina una volta riprese le operazioni.
La sicurezza rimane il fattore determinante
L’Agenzia dell’Unione Europea per la Sicurezza Aerea (EASA) continua a sconsigliare alle compagnie aeree di entrare nello spazio aereo ucraino o di atterrare nel Paese a causa del rischio continuo di attività militari, scrive Portfolio. L’agenzia mette in guardia da potenziali bersagli deliberati o dall’errata identificazione di aerei civili: una preoccupazione sottolineata dall’abbattimento del 2014 del volo MH17 della Malaysia Airlines sopra l’Ucraina orientale.
Secondo i dati di Cirium, solo una compagnia aerea – la low-cost russa Smartavia – ha registrato voli verso l’Ucraina negli ultimi due anni.
Un mercato dormiente in attesa di riaprire
Prima della pandemia, quasi 15 milioni di passeggeri hanno viaggiato da e verso l’Ucraina nel 2019. Anche nel 2021, l’anno prima dell’invasione, i numeri hanno raggiunto quasi 11 milioni.
Per le maggiori compagnie aeree low cost europee, la riapertura dell’Ucraina rappresenta una rara opportunità: un grande mercato dell’aviazione in posizione strategica con un’enorme domanda repressa. Ma per ora, i preparativi rimangono in pista, in attesa di un accordo di pace che determinerà quando i voli potranno decollare di nuovo in sicurezza.

