World Press Photo Exhibition a Budapest è l’ultima possibilità di far parte di essa

Il Mostra fotografica della stampa mondiale, un concorso fotografico internazionale organizzato ogni anno, è esposto in Ungheria dal 21 settembre nel Museo Etnografico di Budapest e alla fine è giunto ai suoi ultimi giorni. Molte persone hanno già visitato la mostra, ma non è ancora tardi per chi è interessato alla fotografia e ad un’uscita stimolante per andare a partecipare alla mostra di fama mondiale.
L’esposizione di quest’anno, analogamente a quella dell’anno scorso, è un grande successo tanto che, grazie al grande interesse per l’evento, gli organizzatori hanno annunciato sulla loro pagina Facebook alcune nuove date per visite guidate con 2 esperti ungheresi: István Virágvölgyi, professore dell’Università Metropolitana di Budapest e segretario del Gran Premio di Fotografia Robert Capa in Ungheria, e anche con András Bánkuti, fotoreporter e caporedattore della rivista Digital Photo. Le visite guidate sono gratuite per chiunque abbia un biglietto d’ingresso valido e forniscono una conferenza di circa 1 ora durante la quale familiarizzano i visitatori con le foto dei vincitori di quest’anno.
Il tour è estremamente stimolante fin dall’inizio, poiché fornisce un ritratto toccante e onesto dei problemi sociali. Rivela inoltre che, in effetti, è difficile parlare di obiettività o prospettiva oggettiva in fotografia perché la semplice cosa di presentare qualcosa riflette il campo di interesse dell’artista ed è questo che modella anche il nostro modo di guardare le cose.

I soggetti di queste foto variano molto: da momenti sportivi indimenticabili (come la corsa dei 100m di Usain Bolt) passando per il problema delle migrazioni e degli attraversamenti tra UE e Turchia fino ai problemi ambientali e animali,
le foto intendono catturare quei momenti con cui molti possono associarsi e sentirsi colpiti.
Sorprendentemente e in modo scioccante, nel giro di un attimo, ci troviamo in un mondo pieno di disumanità, ingiustizie in cui anche le foto parlano della mancanza di mani che aiutano in molti casi.
Il vincitore di quest’anno è una controversa foto di Burhan Ozbilici che ha assistito all’assassinio di Andrey Karlov, l’ambasciatore russo, da parte di un agente di polizia fuori servizio, mentre parlava in una galleria d’arte La serie di sparatorie riflette i terribili momenti che sono passati tra l’omicidio e l’arrivo della polizia che ha finalmente sparato all’assassino Nella serie, i volti delle persone coinvolte nel crimine riflettono shock, incredulità e dolore allo stesso tempo Chiunque può essere sorpreso assistendo a questa terribile trasgressione, mentre l’artista non sembrava essere colpito tanto da non poter scattare qualche foto incredibile al riguardo.
Il tour con István Virágvölgyi ha anche evidenziato che l’acceso dibattito attorno alla foto vincitrice è dovuto alla questione centrale che sottolinea e alle domande che potrebbe sollevare nelle persone. La giuria, infatti, ha esitato ad assegnare il premio a Ozbilici perché non voleva che la gente lo considerasse una pubblicità di terrorismo attraverso i media. Pertanto, quello che è considerato l’obiettivo principale dei paesi islamici, diffondere i suoi messaggi attraverso i media, potrebbe essere rafforzato da questa foto.
Indipendentemente da ciò, non possiamo mettere in discussione la grandezza del coraggio di cui aveva bisogno per cogliere questo momento.
A parte gli artisti stranieri, tra i vincitori anche l’ungherese Bence Máté. È conosciuto soprattutto per le sue sparatorie di uccelli e ora, in questa competizione, ha vinto il 3° premio nella categoria Natura Le sue foto ritraggono la bellezza della fauna selvatica e ci fanno pensare al tremendo lavoro e dedizione richiesti per le foto per nascere Fino al 23 ottobre, i visitatori della Museo di Etnografia può anche vedere le sue foto raccolte nella galleria.
Durante il ponte, il museo è aperto al pubblico il venerdì, sabato e anche il lunedì (23 ottobre) fino alle 20, mentre la domenica chiudono alle 18.
Non perdere l’occasione di far parte di un’esperienza indimenticabile per l’ultima volta.
Immagine in primo piano: facebook.com/worldpressphotobudapest

