26 Stati membri dell’UE hanno condannato gli attacchi russi a Kiev: indovini chi non lo ha fatto?
Ventisei Stati membri dell’UE, ad eccezione dell’Ungheria, hanno condannato venerdì i recenti attacchi russi a Kiev e hanno promesso di accelerare il lavoro sul 19° pacchetto di sanzioni contro Mosca.
“Estendiamo le nostre condoglianze, siamo solidali con tutti gli ucraini e condanniamo fermamente i continui attacchi della Russia contro i civili e le infrastrutture civili, che rappresentano un’escalation deliberata e minano gli sforzi verso la pace”, si legge in una dichiarazione rilasciata dal capo della politica estera dell’UE Kaja Kallas e sostenuta dai 26 Stati membri,
tranne l’Ungheria.
Indicando l’edificio della delegazione UE danneggiato, la dichiarazione ha osservato che mettere in pericolo la vita dei diplomatici e del personale diplomatico è una “chiara violazione” della Convenzione di Vienna sulle relazioni diplomatiche, scrive Anadolu.
“Gli attacchi intenzionali contro i civili e gli obiettivi non militari sono crimini di guerra. Tutti i comandanti, gli esecutori e i complici di queste gravi violazioni del diritto umanitario internazionale dovranno risponderne”, ha aggiunto. La dichiarazione ha anche affermato che tali attacchi “non fanno che rafforzare” la determinazione e la risolutezza del blocco nel sostenere l’Ucraina.
“L’UE continuerà e aumenterà il suo sostegno globale all’Ucraina su tutti i fronti, anche accelerando il lavoro sul 19° pacchetto di sanzioni”, ha sottolineato. La dichiarazione ha anche esortato la Russia a “fermare le uccisioni” e a mostrare una “genuina volontà” di pace.
L’Ucraina ha dichiarato giovedì che almeno 21 persone sono state uccise in un grave attacco russo notturno a Kiev.
“Alle 20.45 (1745GMT), è stata confermata la morte di 21 persone nell’attacco russo a Kyiv. Le operazioni di ricerca e salvataggio sono in corso”, ha scritto su Telegram Tymur Tkachenko, capo dell’Amministrazione militare della città di Kyiv (KMVA).
Anche il British Council e la missione UE a Kyiv hanno dichiarato che i loro edifici sono stati colpiti e danneggiati nell’attacco.
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