Le migliori pizzerie di Budapest: Una guida da intenditori alle migliori pizze della città

Se Budapest è forse più conosciuta per i suoi bagni termali e i suoi bar con rovine, nell’ultimo decennio la città ha coltivato in modo silenzioso una scena della pizza di livello mondiale. Dalle pizzerie napoletane, che si trovano in un buco nel muro, agli innovativi locali di ispirazione nordica, queste cinque pizzerie rappresentano la crema assoluta del raccolto. Ognuna offre un’interpretazione distinta dell’esportazione più amata d’Italia, con ingredienti accuratamente selezionati, tecniche impeccabili e atmosfere che la trasportano dal Danubio al Mediterraneo.

Autore: Mariya Zantsevich

Forni di Napoli: Il Santo Graal napoletano

Questa pizzeria sempre affollata serve la fetta di Napoli più autentica di Budapest. Il segreto sta nel forno a legna Morello Forni, importato dall’Italia, che raggiunge la temperatura di 485°C e cuoce pizze perfette in soli 60 secondi. Il risultato è una pizza napoletana da manuale, approvata dalla Pizza Europa League: il team ha ottenuto la medaglia d’oro nel premio 2025 Europe’s Top 50 Pizzerias per le sue croste elastiche e gommose, con una carbonizzazione a macchia di leopardo e un centro ricco di sapore.

E la salsa? A Forni di Napoli sono disponibili pizze rosse e bianche. Provi la Margherita con pomodori San Marzano, oppure scelga la versione con prosciutto di Parma stagionato 24 mesi e mozzarella di bufala: si sentirà così vicino ad una strada secondaria di Napoli come è probabile che sia al di qua delle Alpi.

Pizzica: La fetta quadrata esatta della pinsa dei suoi sogni

Il formato di pizza più popolare e facile da usare in Italia è la pizza al taglio, tagliatain pezzi quadrati che può prendere per una festa in casa, per una passeggiata nel parco o per un boccone informale con gli amici. Un altro vantaggio? Può assaggiare più gusti in una sola volta. Basta indicare la fetta che attira la sua attenzione e dimenticarsi di contare le calorie.

Pizzica è un ponte tra Italia e Ungheria da 11 anni, avendo introdotto la pizza al taglio a Budapest nel 2014. La loro caratteristica pinsa romana è una crosta più leggera e più ariosa, perfetta per sostenere condimenti creativi come la ricotta infusa di pesto e il prosciutto al tartufo.

Pizza nordica Leopard: Scandinavo-minimalista con tavoli in legno di betulla e decorazioni di recupero.

Nascosto in via Kecskeméti, nel centro di Budapest, Leopard Nordic Pizza Studio è un’ambiziosa collaborazione tra Nor/ma – nota per la sua panetteria in stile scandinavo e per il pane a lievitazione naturale – e il pizzaiolo Dani Szarvasi (famoso per Digó, Blitz Pizza e Freyja). Insieme, reinterpretano la pizza attraverso una lente nordica.

Il loro segreto sta nelle croste di lievito madre selvatico e iperidratato, fermentato per 48-72 ore e cotto nei forni di Nor/ma, per ottenere torte ariose ma saporite, un omaggio alla scena della pizza d’avanguardia di Copenhagen. L’impasto è leggermente più acido e denso rispetto al classico italiano, quindi non si aspetti il solito sapore.

Il menu è suddiviso tra tondi in stile napoletano (con bordi a macchia di leopardo, cotti a legna) e romani al taglio, tutti conditi con autentici ingredienti italiani rivisitati. Non perda lo speciale stagionale con una base di barbabietola, formaggio di capra fresco e pinoli tostati.

Manu+: Il segreto meglio custodito del Quartiere Ebraico

Manu+ è in linea con l’etica del “meno è meglio”, pur trasmettendo sottili vibrazioni techno berlinesi. Situato nel vivace Quartiere Ebraico di Budapest, questo spazio minimalista in stile industriale dà priorità alla qualità rispetto alla quantità. Una croce rossa al neon luminosa (o forse un segno più?) segna l’ingresso, che conduce in uno spazio loft chic dove un ruggente forno a legna è al centro della scena.

Il contrasto tra l’estetica urbana grintosa e l’artigianalità del fuoco crea la scena per la pizza in stile napoletano, preparata con un impasto sottile e croccante. Si aspetti dei classici rivisitati che lascino brillare gli ingredienti di alta qualità. Per una delizia decadente, provi la Nduja con Patata con fette di patate croccanti e Stracchino, un formaggio raro e cremoso che si trova raramente fuori dall’Italia.

Al Piatto: Pizzaioli poliglotti

Questi scienziati dell’impasto macinano la propria farina e utilizzano un forno a legna a due piani per ottenere la crosta perfetta, sottile ma elastica, con bordi gonfi e carbonizzati. E sì, mangerà quei bordi – non pensi nemmeno di lasciarli indietro!

Ma le vere star sono i condimenti. Dove altro può trovare una pizza con burrata farcita con pesto di pistacchio, pistacchi tritati e mortadella? O una con gorgonzola, olio di tartufo, noci e miele? Forse anche una con crema di melanzane, mozzarella di bufala e pomodori secchi?

Il personale multilingue (ungherese, inglese, italiano, spagnolo) la guiderà con competenza attraverso l’impressionante carta dei vini. Una sera, hanno salvato il mio umore con un rosé equilibrato e paradisiaco, del colore del corallo, che ricorda un dipinto di Botticelli. Solo un avvertimento: chieda l’ananas sulla pizza e potrebbe essere accompagnato alla porta (naturalmente in modo educato).

La scena della pizza di Budapest ha qualcosa per ogni desiderio, sia che cerchi la purezza napoletana, la creatività romana o la reinvenzione nordica. Ognuno di questi locali apporta la propria personalità, dimostrando che la capitale dell’Ungheria merita un posto nel pantheon della pizza in Europa.

E sì, si prepari a fare la fila. Se la sua voglia di pizza non vuole aspettare, prenoti in anticipo o si unisca alla folla di colleghi cacciatori di pizza con uno Spritz Aperol in mano.

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Immagine in primo piano: depositphotos.com

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