I pagamenti in contanti saranno limitati nell’UE, compresa l’Ungheria

A partire da luglio 2027, l’Unione europea introdurrà un tetto uniforme ai pagamenti in contanti in tutti i suoi Stati membri, fissando l’importo massimo a 10.000 EUR Questo nuovo regolamento mira a rafforzare la lotta contro il riciclaggio di denaro, il finanziamento del terrorismo e altre attività finanziarie illecite riducendo l’uso di grandi transazioni in contanti.
Dettagli chiave del nuovo regolamento
Secondo il EVZ.de(EN), in base alle prossime regole, qualsiasi pagamento in contanti superiore a 10.000 EUR sarà vietato nelle transazioni commerciali e professionali in tutta l’UE Questo limite si applica indipendentemente dal fatto che il pagamento sia effettuato in euro o in altre valute Per le transazioni in contanti comprese tra 3.000 EUR e 10.000 EUR, i venditori saranno tenuti a verificare l’identità dell’acquirente richiedendo un documento d’identità ufficiale Questa misura è progettata per aumentare la trasparenza e la tracciabilità nelle operazioni in contanti.
Esenzioni per transazioni private
Il regolamento non si applica ai privati che effettuano transazioni non professionali, Ad esempio, vendere un’auto usata a un vicino in contanti sarà comunque consentito senza restrizioni Tuttavia, i commercianti e le imprese professionali dovranno rispettare i nuovi limiti e requisiti di identificazione.
Flessibilità per gli Stati membri
Mentre l’UE fissa il tetto di 10.000 EUR, gli Stati membri possono scegliere di attuare limiti più severi se lo desiderano I paesi con soglie inferiori esistenti, come Francia e Spagna, dove il limite è attualmente di 1.000 EUR, possono mantenere le loro regole più rigorose Questa flessibilità consente ai governi nazionali di adattare la regolamentazione ai loro specifici ambienti finanziari.
Situazione in Ungheria
Attualmente non vi sono restrizioni sui pagamenti in contanti da parte di privati in Ungheria, ma alle imprese si applica un limite mensile di 1,5 milioni di HUF (circa 3.700 EUR), contestualmente, nell’aprile 2025, il Parlamento ungherese ha modificato la Costituzione per sancire il diritto al pagamento in contanti come diritto fondamentale, rendendo così obbligatoria l’accettazione del contante nella tutela dei consumatori e nelle normative commerciali, ad eccezione di alcuni servizi che richiedono il pagamento elettronico (ad esempio servizi digitali, webshop stranieri).
Questo regolamento ungherese sembra essere in parte in contrasto con la restrizione dell’UE, ma la norma UE non entrerà in vigore fino al 2027, dando agli Stati membri il tempo di recepirla nel diritto nazionale.
Impatto e implementazione più ampi
Il regolamento si rivolge ai settori particolarmente vulnerabili al riciclaggio di denaro, tra cui banche, agenzie immobiliari, casinò e commercianti di beni di lusso Inoltre, le transazioni di criptovaluta superiori a 1.000 EUR saranno soggette anche alla verifica obbligatoria del cliente in base alle relative norme dell’UE Le nuove norme sono entrate ufficialmente in vigore nel luglio 2024 ma entreranno in vigore solo a partire da luglio 2027, dando agli Stati membri oltre due anni per adattare la loro legislazione nazionale e prepararsi all’attuazione.
Tabella riassuntiva
| Aspetto | Dettagli Regolamento |
|---|---|
| Pagamento massimo in contanti | 10.000 euro (da luglio 2027) |
| Si applica a | Transazioni aziendali/professionali |
| Esenzioni | Transazioni private, non professionali |
| ID richiesto per | Pagamenti in contanti tra 3.000 e 10.000 euro |
| Norme nazionali più severe | Consentito e può essere mantenuto o introdotto |
| Obiettivo principale | Combattere il riciclaggio di denaro e il finanziamento del terrorismo |
Questa misura è vista come un cambiamento significativo per i paesi con un utilizzo tradizionalmente elevato di liquidità e, sebbene miri a frenare la criminalità finanziaria, ha acceso il dibattito sulla privacy e sul futuro del contante in Europa.
Conclusione
La decisione dell’UE di limitare i pagamenti in contanti a 10.000 euro segna un passo significativo verso l’armonizzazione degli sforzi antiriciclaggio in tutta Europa. Sebbene si preveda che la mossa migliorerà la trasparenza e la sicurezza finanziaria, solleva anche interrogativi sulla privacy e sul ruolo futuro del contante nelle transazioni quotidiane. Con l’avvicinarsi della scadenza del 2027, sia le imprese che i consumatori dovranno familiarizzare con le nuove regole e adeguare di conseguenza le proprie pratiche di pagamento.
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