Orbán cita la “sovranità perduta” nell’inversione di rotta sull’adesione dell’Ucraina all’UE

Il primo ministro ungherese Viktor Orbán ha evitato a lungo una vera copertura da parte della stampa e raramente rilascia interviste a giornalisti indipendenti. Ecco perché ha attirato l’attenzione quando recentemente si è seduto per una chiacchierata con András Hont sul podcast ÖT.

L’intervista ha riguardato una serie di questioni di attualità di politica interna ed estera, incluso il motivo per cui il governo ungherese ha sostenuto la candidatura dell’Ucraina all’adesione all’UE nel 2022, mentre ora si batte per il contrario.

Speranze prebelliche: diplomazia per evitare conflitti

All’inizio del 2022, nelle prime settimane dell’invasione russa, il governo ungherese ha espresso il proprio sostegno alla richiesta di adesione dell’Ucraina all’UE, all’epoca la comunicazione ufficiale affermava che il popolo ungherese voleva la pace e sosteneva qualsiasi iniziativa che aiutasse a risolvere la situazione bellica attraverso la diplomazia Secondo Telex, il 1° marzo 2022, il ministro degli Esteri Péter Szijjártó ha annunciato che l’Ungheria si unirà ad altri otto paesi dell’UE nel sostenere la candidatura accelerata dell’Ucraina.

Intervista Orbán a Tibisco
Schermata stampa: YouTube/ÖT

È importante ricordare che a quel punto, l’invasione militare russa era in corso da una settimana, e Kiev era sotto attacco, all’epoca, il governo ungherese vedeva la prospettiva dell’UE e la promessa di adesione come uno strumento di pace che poteva allentare le tensioni e incoraggiare gli accordi diplomatici.

La comunicazione del governo ungherese si basa su questa narrazione: secondo Orbán, a quel tempo esisteva ancora una “sovereignaucraina sovrana, che aveva una possibilità di riavvicinamento all’UE. Ora, sostiene, stiamo parlando dell’adesione di un paese che non ha più piena sovranità.

Cambiato le realtà geopolitiche

L’attuale posizione del governo ungherese è un netto cambiamento rispetto al passato Al giorno d’oggi, Viktor Orbán ritiene che l’adesione dell’Ucraina all’UE non solo sia irrealizzabile, ma sarebbe addirittura dannosa per l’Ungheria Le nuove argomentazioni includono: lo status attuale dell’Ucraina non può essere considerato pienamente sovrano; non è chiaro dove si trovino i confini del paese, quanto sia grande il suo territorio o addirittura quanto sia grande la sua popolazione; la capacità di autosostenibilità del paese è debole e non può funzionare senza il sostegno esterno.

Orbán Viktor EU Tiborcz
Fonte: Facebook/Orbán Viktor

Questo cambiamento non è solo retorico, ma anche politico, poiché il governo ungherese ha chiesto un referendum sull’opportunità che il paese sostenga l’adesione dell’Ucraina all’UE Secondo Orbán, respingerlo sarebbe nell’interesse nazionale, poiché l’adesione imporrebbe un pesante onere finanziario, economico e sociale all’Ungheria.

allargamento dell’UE e tensioni geopolitiche

La posizione dell’Ungheria sull’adesione dell’Ucraina all’UE è strettamente legata alle tensioni geopolitiche nella regione e alla strategia di politica estera del governo ungherese La comunicazione ufficiale del sostegno del 2022 era volta a promuovere la pace; oggi, tuttavia, le decisioni sono dominate dalla protezione degli interessi nazionali e dalla lotta per la posizione all’interno dell’UE, come 444 segnalato.

Il governo ungherese sostiene che l’attuale statualità ucraina non consente l’integrazione dell’UE. E l’UE si sta preparando, secondo le parole di Orbán, all’adesione di un paese che non può sostenersi, imponendo quindi ulteriori oneri finanziari e politici agli Stati membri.

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