Libro sulla presentazione della politica ungherese alla presenza del possibile vicepresidente di Trump, Kari Lake

Un libro sulla politica ungherese dell’autrice americana Shea Bradley-Farrell, Last Warning to the West, è stato presentato giovedì all’ambasciata ungherese a Washington DC in un evento legato a un incontro del CPAC.

Bradley-Farrell, che dirige il Counterpoint Institute ed è un membro di spicco del Centro per i diritti fondamentali, sostiene che l’Ungheria serve da esempio ai paesi occidentali su come mettere i valori conservatori nella pratica politica.

L’ambasciatore ungherese a Washington, Szabolcs Takács, ha affermato che gli ungheresi sono sopravvissuti, sottolineando la sua storia di lotta per la sopravvivenza culminata nella rivolta contro il regime comunista sovietico.

Miklos Szantho, direttore del Centro per i diritti fondamentali, ha sostenuto che è necessario costruire una coalizione per promuovere i valori conservatori, poiché tali valori sono in fase di attacco da parte delle forze progressiste”.

Venerdì Szantho parlerà alla Conferenza di azione politica conservatrice.

All’evento dell’ambasciata ha partecipato anche la politica dell’Arizona Kari Lake, un possibile candidato alla vicepresidenza di Donald Trump.

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