Il fiorino ungherese potrebbe indebolirsi presto: quando dovremmo acquistare valuta?

Durante tutta la settimana, il fiorino si è notevolmente stabilizzato, avvicinandosi quasi alle soglie dei 370 rispetto all’euro, secondo gli esperti, la valuta ungherese potrebbe tornare indietro solo fino a 365 per euro se emergono notizie positive riguardo ai fondi Ue.

Purtroppo, è più probabile che il Moneta ungherese si indebolirà ulteriormente nei prossimi mesi Questo rende la corrente tasso di cambio ideale per convertire HUF in EUR Mentre le principali borse europee hanno registrato risultati scarsi questa settimana, l’indice BUX ungherese è salito alle stelle, scrive Indice.

 Prestazioni in bilico dell’HUF

Lunedì mattina, il fiorino veniva scambiato quasi a 374 per euro, ma martedì ha subito forti fluttuazioni. La valuta ungherese ha inizialmente iniziato a rafforzarsi dopo il Banca nazionale d’Ungheria (MNB) taglia di un 100 punti base il tasso di offerta sui depositi a un giorno Lo slancio del fiorino è persistito fino alla fine della settimana, raggiungendo quasi le soglie dei 370. Tuttavia, secondo l’analista Zoltán Varga, la valuta ungherese potrebbe raggiungere un tasso solo a partire da 365 rispetto all’euro se emergessero notizie positive riguardo ai fondi UE.

Sabato alle 10, un euro valeva circa 371 fiorini ungheresi Gli analisti non si aspettano alcun ulteriore rafforzamento significativo Per questo motivo, potrebbe essere il momento ideale per cambiare euro mentre la moneta comune europea è valutata intorno ai 370 fiorini L’indebolimento a lungo termine del fiorino è quasi inevitabile Diversi analisti prevedono che l’euro raggiungerà circa 400 entro la fine dell’anno Durante la conferenza stampa di Government Info di giovedì, il ministro delle Finanze Mihály Varga ha rivelato che stanno calcolando un tasso di cambio dell’euro di 385 fiorini entro il 2024.

Tassi di interesse reali favorevoli

Secondo Barnabás Virág, vicegovernatore della Banca centrale ungherese, i tassi di interesse reali diventeranno positivi entro la fine dell’anno. Il sostegno politica fiscale e misure normative contro l’inflazione guidata dai profitti si prevede che porterà a una diminuzione del inflazione. Per sostenere questo nel medio termine, è necessario perseguire politiche che aumentino la produttività Virág ritiene che nel secondo trimestre siano emerse tendenze deflazionistiche che continueranno a rafforzarsi, determinando una diminuzione sia dell’inflazione complessiva che di quella core.

“In diversi settori, non solo si sono fermati gli adeguamenti dei prezzi, ma anche i prezzi sono scesi, Ad aprile, si sono già registrate diverse riduzioni di prezzo, soprattutto nelle categorie di prodotti esposte al mercato dei cambi,”

ha detto il vice governatore.

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