Due film ungheresi saranno proiettati al Crossing Europe Film Festival

Jupiter’s Moon di Kornél Mundruczó e A Woman Captured di Bernadett Tuza-Ritter sono entrambi nel programma del festival che ha aperto a Linz mercoledì, portale di notizie HVG detto.

182 film saranno proiettati all’evento, che si chiuderà il 30 aprile, tra lungometraggi, documentari e cortometraggi.

Il film di Mundruczó sarà proiettato come parte della sezione European Panorama Fiction, mentre il pezzo di Tuza-Ritter si sfiderà nella sezione documentari.

Protagonista della spettacolare e frenetica Luna di Giove è un rifugiato siriano, Aryan (Zsombor Jéger), che viene colpito al confine serbo-ungherese, ma invece di ferirsi, si mette miracolosamente a volare Il medico contrastato del campo profughi, Gábor Stern (Ninidze Merab), vede l’abilità magica del ragazzo come fonte di profitto, facendolo uscire di nascosto dal campo con la promessa di un passaporto, nel frattempo il capo dell’autorità per l’immigrazione (György Cserhalmi) si mette a inseguirli.

Il film di Konrél Mundruczó è stato presentato in anteprima l’anno scorso alla selezione ufficiale di Cannes, come disse allora il regista, il film si occupa delle questioni della fede e della redenzione.

Il documentario di Bernadett Tuza-Ritter sulla schiavitù dell’età moderna, presentato in anteprima al Sundance Film Festival quest’anno, ha vinto il premio per il miglior regista proprio questo mercoledì al GoEast International Film Festival di Wiesbaden, così come il FIPRESCI Award della critica internazionale.

Il documentario segue Maris, 52 anni, in Ungheria, che serve una famiglia da dieci anni senza ricevere alcun pagamento Lavora 20 ore al giorno per vitto e alloggio, i suoi diritti e le sue libertà sono frenati, la sua dignità degradata Il film ritrae la vita quotidiana di Maris e i suoi piani per liberarsi.

Crossing Europe, fondata nel 2014, seleziona il suo programma tra le diverse produzioni del cinema europeo. Durante l’evento di sei giorni di quest’anno, la produttrice rumena Ada Salomon e il regista italiano Edoardo Winspeare sono sotto i riflettori.

Come abbiamo scritto prima, il lungometraggio d’esordio della regista ungherese Zsófia Szilágyi One Day è stato selezionato per competere alla Settimana internazionale della critica del Festival di Cannes di quest’anno, una sezione parallela dedicata al primo e al secondo film dei registi leggi di più QUI.

Da quest’anno in poi, il 30 aprile segnerà la Giornata del cinema ungherese, poiché il Teatro cinematografico nazionale di Urania e il Fondo cinematografico nazionale ungherese (MNF) hanno deciso di organizzare la prima Giornata del cinema ungherese. Leggi di più QUI.

Tradotto da David Baqais

Leave a Reply

Your email address will not be published. Required fields are marked *