La Corte respinge la richiesta del proprietario contro l’inserimento nell’elenco dei dipinti di Munkácsy da parte dell’Ungheria

Budapest, 19 settembre (MTI) Lunedì un tribunale municipale di Budapest ha respinto un ricorso presentato dal proprietario del Golgota di Munkácsy contro l’inserimento del dipinto come opera d’arte sotto protezione nazionale.

La corte ha affermato che l’immagine era una“” insostituibile parte del patrimonio culturale ungherese e ha lasciato in vigore una precedente decisione dell’autorità nazionale per il patrimonio, in base alla quale il dipinto monumentale non può essere rimosso dal paese senza un permesso speciale e che garantisce la prelazione diritti di acquisto allo Stato ungherese.

La decisione può essere impugnata dinanzi alla Corte Suprema.

L’ungherese-americano Imre Pakh, il proprietario, ha ordinato che il dipinto fosse velato dalla vista del pubblico in un museo nell’Ungheria esterna l’anno scorso, dopo non essere riuscito a raggiungere un accordo sulla sua vendita allo stato dell’Ungheria.

Il dipinto appartiene alla famosa Trilogia “Christ” di Munkácsy, tutte e tre esposte nel Museo Deri di Debrecen. Lo stato possiede da anni “Ecce Homo!” e recentemente ha acquisito “Christ Before Pilate”, un altro dei tre, dalla Galleria d’arte canadese di Hamilton per 5,7 milioni di dollari USA, con il finanziamento del programma della Banca nazionale ungherese per l’acquisto di tesori d’arte nazionali.

La banca centrale aveva precedentemente indicato di essere disposta a pagare 6 milioni di dollari per acquisire “Golgotha”, ma Pakh ha chiesto 9 milioni di dollari. L’offerta di Pakh includeva il prestito di tutti i 52 dipinti Munkácsy della sua collezione per un periodo di dodici anni, nonché i diritti di prelazione per le opere.

Foto: MTI

Leave a Reply

Your email address will not be published. Required fields are marked *