La statua del vescovo Márton è stata svelata alla presenza di Árton in Romania Árton ‘Foto

Csíkszereda, Romania, 15 maggio (MTI) La statua di Áron Márton, vescovo di etnia ungherese di Alba Iulia (Gyulafehérvár) dal 1939 al 1980, è stata inaugurata domenica sulla piazza principale di Miercurea Ciuc (Csíkszereda), nella regione centrale della Terra di Szekler in Romania.

Intervenendo alla cerimonia di inaugurazione, il presidente ungherese János Áder ha elogiato l’ex vescovo per la sua coraggiosa posizione contro tutte le potenze oppressive, inclusa la sua protesta contro la deportazione degli ebrei dalla Transilvania settentrionale, allora parte dell’Ungheria, durante la seconda guerra mondiale.

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Citando il vescovo, il presidente ha affermato che l’“lavorare per la nazione non è una professione separata ma un dovere inseparabile da qualsiasi professione.” Márton ha guidato la sua congregazione, chiesa, comunità e nazione come generale e le ha servite come servitore, ha detto Áder.

Áron Márton (1896-1980) fu un rappresentante di spicco della vita pubblica ungherese in Transilvania, nel 1944, condannò la prevista deportazione degli ebrei ungheresi e rumeni, per le sue attività durante questo periodo, gli fu conferito il titolo di “Giusto tra le nazioni” dall’istituto Yad Vashem di Gerusalemme nel 1999.

Impegnato sostenitore della libertà religiosa e dei diritti umani, Márton divenne un schietto oppositore del regime comunista dittatoriale della Romania, fu arrestato nel 1949 e condannato all’ergastolo nel 1951, su pressione internazionale, fu infine rilasciato nel 1955 ma non gli fu permesso di lasciare il palazzo vescovile dal 1956 al 1967.

Foto: MTI

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