L’Ungheria vuole riprendersi la Transilvania?

Secondo un nuovo sondaggio pubblico, la stragrande maggioranza dei romeni si sente considerata “cittadini di seconda classe” nell’Unione europea, allo stesso tempo, quasi la metà delle persone interpellate pensa che l’obiettivo della politica ungherese nei confronti del proprio paese sia “to rompere la Transilvania lontano dalla Romania”.

Anche dopo 100 anni, la questione della Transilvania provoca ancora turbolenze e dissidi non solo tra i due paesi coinvolti nella vicenda ma anche al loro interno Quando in realtà, 

Ricerca INSCOP, una società privata di ricerca sociologica, comunicazione pubblica e scienze politiche, ha pubblicato il loro nuovo sondaggio lunedì Questo sondaggio è la terza parte del loro studio completo chiamato “Diffidenza pubblica: Occidente contro Oriente, l’ascesa della corrente nazionalista nell’era della disinformazione e il fenomeno delle fake news”. Questo terzo capitolo si concentra su atteggiamento verso le imprese straniere, il rapporto con l’Ungheria, opinione sulle minoranze e lo spazio Schengen.

Una delle domande più importanti era se le persone interpellate fossero d’accordo con l’affermazione che

“L’Ungheria cerca di staccare la Transilvania dalla Romania”. Il 49,5% degli intervistati ha detto sì,

Il 43,2% non è d’accordo, mentre il 7,5% non ha risposto o non sapeva cosa rispondere.

Lo pensa l’87,2% dei rumeni il Paese deve proteggere i diritti delle minoranze che vivono sul suo territorio. Hdobbiamo, l’11% pensa il contrario.

La stragrande maggioranza delle persone ha chiesto,

Il 78% ritiene che i rumeni siano percepiti come cittadini di “seconda classe” nell’UE,

ciò significa che solo poco più del 20% la pensa diversamente.

Lo dimostra la prima parte dell’indagine globale precedentemente pubblicata

la maggioranza della popolazione pensa che il paese abbia il suo posto nelle alleanze politiche e militari occidentali,

tuttavia, esso still ha bisogno di difendere i propri interessi nazionali, anche se ciò significa rischiare la propria posizione di Stato membro dell’UE.

La seconda parte resa pubblica mercoledì scorso lo dimostra Il 51,6% degli intervistati si fida dell’Unione Europea (contro il 47,5%), mentre un pò meno di loro pensano lo stesso quando si tratta della NATO, più precisamente il 49,4% (e quasi la metà delle persone interpellate, il 47,9% è contrario all’organizzazione).
Per quanto riguarda i diversi paesi, il livello di fiducia dei rumeni nei loro confronti varia in modo significativo: La Germania è il paese più fidato sulla base del parere del 58% degli intervistati, seguiti dagli USA con il 47%, poi la Cina con il 19% e la Russia chiude la lista con solo il 16% di fiducia.

Il sondaggio è stato condotto da INSCOP Research e finanziato dal Black Sea Trust for Regional Cooperation, creato da un partenariato rumeno-lettone-americano per sostenere organizzazioni civili e progetti mediatici Il sondaggio telefonico assistito da computer sulle interviste comporta un margine di errore di +/- 2,95% ed è stato condotto tra il 1° e il 12 marzo.

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