Il Regno di Giordania è il terzo paese arabo ad aprire un Consolato Generale a Laâyoune

Il Regno Hascemita di Giordania ha aperto giovedì 04 marzo 2021 il suo Consolato Generale nella Città di Laâyoune, nel Sahara marocchino. 

Il Consolato Generale giordano è stato inaugurato congiuntamente da SEM Nasser Bourita, Ministro degli Affari Esteri, della Cooperazione Africana e degli Espatriati marocchini e dal suo omologo giordano, SEM Ayman AL-Safadi, che è anche Vice Primo.

Il Regno di Giordania è il terzo paese arabo ad aprire un Consolato Generale a Laâyoune, dopo gli Emirati Arabi Uniti e il Regno del Bahrein.

Il Regno Hascemita di Giordania occupa un posto speciale in Medio Oriente ed è uno dei paesi più importanti della regione Il suo sostegno alla marocchina del Sahara, attraverso l’apertura del suo Consolato Generale a Laâyoune, interviene all’interno di un contesto particolare segnato da un crescente sostegno internazionale all’Iniziativa marocchina di autonomia per la regione del Sahara.

Esprime inoltre la costante e storica solidarietà del Regno hascemita di Giordania per le azioni intraprese dal Regno del Marocco in difesa dei suoi interessi nazionali.

Il Regno di Giordano è uno dei più antichi sostenitori dell’integrità territoriale del Regno del Marocco e faceva parte dei paesi che avevano partecipato alla Marcia Verde nel novembre 1975 per esprimere la propria solidarietà al Marocco nei suoi processi di recupero di tutto il suo territorio.

Ora, con l’apertura del Consolato Generale giordano, il Sahara marocchino ospita 21 rappresentanze consolari (11 a Laâyoune e 10 a Dakhla).

La numerosa apertura dei Consolati Generali nelle città di Laâyoune e Dakhla, da parte di diversi Paesi dell’Africa, dell’Asia, dell’America (compresi gli USA) e del Mondo Arabo, illustra una realtà irreversibile della riaffermazione del riconoscimento dell’integrità territoriale marocchina, consolidata nel dicembre 2020 dalla Decisione degli Stati Uniti di riconoscere la sovranità del Marocco del Sahara. Questo processo contribuirà infatti a rendere il Sahara marocchino un importante polo di sviluppo economico per il continente africano.

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