Raccapricciante: Una paziente affetta da cancro in Ungheria, a cui sono state negate le cure per mesi, muore senza essere curata

Una paziente affetta da cancro non è stata curata per mesi in un ospedale (non ricevendo nemmeno un antidolorifico!), e alla fine è morta nel 2021 senza cure.
Per mesi, i medici non hanno nemmeno alleviato il suo dolore
Nel febbraio 2021, a Erzsébet è stato diagnosticato un tumore maligno. A marzo ha incontrato per la prima volta il medico che le era stato assegnato, il quale le ha detto che un’équipe di oncologia (un gruppo di specialisti per la sua patologia) avrebbe discusso il suo caso e determinato un piano di trattamento, secondo quanto riportato da TASZ su 444.hu.
Nonostante la sua condizione, Erzsébet non ha ricevuto alcun trattamento per diversi mesi. A partire dalla fine di aprile, ha visitato regolarmente il centro ambulatoriale ed è stata ricoverata più volte, ma i suoi disturbi non sono stati affrontati in modo adeguato. Secondo la sua famiglia, a un certo punto, la mancanza di cure è stata attribuita al fatto che il suo medico era in vacanza, e il personale dell’ospedale ha detto di non sapere come procedere in assenza del medico.
In una lettera alla famiglia, il medico ha definito inaccettabile che l’assenza di cure fosse imputata al suo periodo di ferie. Il capo dell’équipe di oncologia ha anche ammesso di aver sbagliato a gestire il trattamento di Erzsébet. A maggio, le fu offerta la chemioterapia, ma a quel punto le sue condizioni erano peggiorate in modo significativo e morì il 12 maggio.

L’ospedale incolpa la paziente per la sua mancanza di cure
Secondo l’Unione Ungherese per le Libertà Civili (HCLU, o TASZ in ungherese), il rapporto di dimissione dell’ospedale affermava che, nonostante non fosse stato somministrato alcun trattamento tra la diagnosi e la morte di Erzsébet, la colpa era della paziente perché “non aveva preso una decisione” riguardo alle opzioni offerte.
Con il sostegno di TASZ, la famiglia ha intrapreso un’azione legale, sostenendo che l’ospedale ha violato i diritti di Erzsébet alla privacy e alla vita familiare, ostacolando il suo accesso alle cure.
La clinica universitaria ha riconosciuto l’errore e ha presentato delle scuse formali per iscritto. Inoltre, la direzione dell’ospedale ha incontrato personalmente la figlia di Erzsébet, Ildikó, e si è impegnata a implementare programmi di formazione interna volti a migliorare la comunicazione tra il personale medico.
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