L’ex capo dell’intelligence ungherese avverte della probabile interferenza russa nelle elezioni del 2026

In un’intervista a Népszava, l’ex direttore dell’intelligence ungherese Ferenc Katrein ha fatto affermazioni audaci sulla probabilità di interferenze russe in Ungheria, in particolare per le elezioni del 2026. Ha anche parlato delle operazioni dei servizi di intelligence e del loro sorprendente rapporto con la leadership politica.
I politici non si fidano dei servizi di intelligence
Secondo Katrein, l’élite politica ungherese ha poca o nessuna fiducia nella comunità di intelligence, come dimostra la costante rotazione dei capi delle agenzie. Ha aggiunto che le agenzie preparano solo rapporti operativi, e spetta ai politici agire su di essi. I servizi di intelligence, ha detto, non si impegnano nella definizione delle politiche, ma segnalano quando i gruppi estremisti si radicalizzano come conseguenza della politica governativa.
Putin interferirà
Quando sono in gioco gli interessi russi, Putin non si farà scrupoli a interferire in Ungheria, anche nelle elezioni del 2026, ha avvertito Katrein. Le agenzie di intelligence russe conoscono intimamente l’Ungheria, ha detto, e sanno esattamente dove sondare le ferite della società per ottenere il massimo disturbo. Come esempio, ha notato che i servizi russi hanno recentemente aiutato a proteggere il Presidente serbo Vučić dalle proteste di massa.

Budapest è diventata un hub di spionaggio
Katrein ha sottolineato che l’Ungheria non ha espulso nessun funzionario dell’intelligence russa o bielorussa: un segnale eloquente. Il fatto che l’ex capo dei servizi segreti della Moldavia si sia incontrato con agenti bielorussi a Budapest evidenzia il ruolo emergente della città come centro di spionaggio europeo, un luogo protetto per incontri cruciali.
Ha inoltre criticato il fatto che il servizio di informazione statale ungherese, MTI, riprenda le dichiarazioni dell’intelligence russa senza modifiche o dichiarazioni di non responsabilità. Questo, insieme alla decisione di non espellere alcun agente russo o bielorusso dopo tali incidenti, suggerisce una profonda influenza russa di alto livello all’interno del Paese.
Ha lamentato il fatto che il pubblico ungherese sia venuto a conoscenza dello scandalo dello spionaggio solo attraverso i media internazionali, poiché le agenzie di intelligence nazionali non hanno informato i cittadini.
Come operano i servizi di intelligence
Katrein ha rivelato che i servizi di intelligence sono integrati nei gruppi estremisti e seguono da vicino le loro attività. Alcune piattaforme online sono addirittura gestite dalle agenzie stesse, con il coinvolgimento di esperti psicologici, che permettono di attirare individui vulnerabili alla radicalizzazione e di monitorare quando è necessario intervenire.
Ha osservato che le famiglie e le comunità più vicine svolgono un ruolo fondamentale nell’individuare gli attori solitari che non rientrano nell’ambito delle reti infiltrate. Anche il discorso politico, ha avvertito, comporta delle responsabilità: può alimentare pericolosamente la rabbia pubblica.
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Da questo punto di vista, ha detto, stiamo vivendo in un periodo particolarmente pericoloso: una guerra si sta svolgendo alla porta accanto e, sebbene non abbia menzionato gli ucraini, ha osservato che i russi spesso mobilitano gruppi estremisti per destabilizzare i Paesi dall’interno.
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