I droni dell’eroe ungherese dell’Ucraina hanno fatto esplodere una centrale termoelettrica vicino a Mosca

Peter Brovdi, il comandante di droni ucraino di origine ungherese, non sta giocando a rimpiattino: recentemente ha diretto i suoi droni letali contro una centrale termoelettrica vicino a Mosca, e i suoi “uccelli” con il nominativo “ungherese” hanno colpito anche la penisola di Crimea.

Il drone, l’arma meravigliosa della guerra

Il sito web infostart.hu ha riportato i post di Brovdi sui social media che descrivono questi attacchi di successo, durante i quali le forze ucraine hanno danneggiato due obiettivi nella penisola di Crimea e uno vicino a Mosca. I droni sono diventati le armi più efficaci nel conflitto Ucraina-Russia, come la mitragliatrice nella Prima Guerra Mondiale e il carro armato o la portaerei nella Seconda Guerra Mondiale. Entrambi i Paesi producono droni su scala industriale, con la Russia che ha raggiunto le capacità più avanzate dell’Ucraina sotto ogni aspetto.

Questa non è la prima operazione di Brovdi all’interno della Russia. Ad agosto, il suo attacco con un drone contro una stazione dell’oleodotto Druzhba (Amicizia), vicino al confine tra Bielorussia e Russia, ha suscitato grande attenzione. Brovdi ha persino scritto in ungherese sul suo post: “Ruszkik, haza!”. (“Russi, andate a casa!”). Il filmato di quell’attacco può essere visto qui sotto:

Ed ecco un altro modo in cui la sua squadra ha distrutto un elicottero militare russo:

https://youtu.be/fcIcIM34F2U

L’Ucraina contrattacca: anche Mosca è insicura

L’ufficiale ucraino conosciuto con il nome di battaglia “Magyar”, che a maggio ha ricevuto il premio “Eroe dell’Ucraina” per le sue azioni coraggiose, ha fatto di nuovo notizia. Hanno preso di mira l’unica fabbrica in Europa orientale che produce composti chimici a base di bromo in Crimea – annessa dalla Russia nel 2014 per motivi strategici – così come un centro di distribuzione di elettricità ad alta tensione. Secondo Brovdi, la fabbrica produce attrezzature utilizzate anche dall’esercito, sostenendo così gli sforzi bellici della Russia, mentre il centro elettrico fa parte della campagna in corso dell’Ucraina contro l’infrastruttura energetica russa.

Inoltre, hanno preso di mira una centrale termica e un centro di fornitura di elettricità con una capacità di 1500 MW, situato a 120 km da Mosca. L’attacco è stato un successo dal punto di vista ucraino: l’impianto ha preso fuoco, tutti e tre i trasformatori sono andati in fiamme e, sebbene debbano ancora arrivare ulteriori rapporti sui danni, l’approvvigionamento energetico della zona è stato interrotto. Di seguito sono riportate alcune foto e un video dell’attacco:

Un duro colpo per i civili russi

Nel frattempo, l’esercito russo continua a distruggere le reti di teleriscaldamento e di energia dell’Ucraina. Gli attacchi di rappresaglia dell’Ucraina possono essere visti come una risposta a questi attacchi, anche se in questa fase della guerra è difficile distinguere chi ha sparato per primo. Secondo infostart.hu, le abitazioni della zona utilizzano il teleriscaldamento alimentato da centrali termiche costruite in epoca sovietica, per cui tali attacchi causano gravi problemi, soprattutto con le temperature già sotto lo zero nella regione.

Drones blew up thermal plant near Moscow
L’impianto termico danneggiato vicino a Mosca. Foto: PrtScr/X/LX

Il governo ungherese ha precedentemente avviato un divieto di ingresso di Brovdi nell’Unione Europea (gli è stato impedito di entrare in Ungheria e nell’area Schengen), perché l’importante oleodotto Druzhba, che rifornisce anche l’Ungheria, è stato attaccato dal maggiore. Rispondendo al divieto dell’Ungheria, Brovdi ha scritto: “Signor ‘Ballando sulle ossa’, si ficchi nel culo le sue sanzioni e le mie restrizioni di viaggio verso l’Ungheria”, affermando la sua identità ucraina ma riferendosi anche alla patria di suo padre, l’Ungheria.

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