Uno studio del 2023 ha rivelato che nel Danubio e nei suoi affluenti si possono trovare i cosiddetti “sostanze chimiche per sempre” (o PFAS), che persistono in natura per un tempo eccezionalmente lungo.
In occasione della Giornata Mondiale dell’Acqua, Atlatszó hanno analizzato i risultati della ricerca internazionale che ha esaminato i fiumi europei, compreso il Danubio, per individuare tracce di PFAS.
Cosa sono i PFAS e perché sono pericolosi?
Come i francesi Lo spiega Le Monde nel suo rapporto sulla “contaminazione” dell’Europa da PFAS, questi composti chimici hanno guadagnato popolarità per la prima volta negli anni ’1940 grazie alle loro proprietà antiaderenti e resistenti all’acqua. Una vasta gamma di oggetti di uso quotidiano, come vernici, trattamenti per l’acne, trucco waterproof, involucri alimentari, filo interdentale, protesi, tessuti e utensili da cucina sono rivestiti con queste sostanze.
Sono utilizzati anche nei processi industriali per le loro eccellenti proprietà di tenuta, così come nella produzione di semiconduttori e, per ironia della sorte, di apparecchiature mediche.
Tuttavia, proprio la caratteristica che rende i PFAS così utili è anche il loro più grande pericolo: le loro robuste catene di carbonio e fluoro possono percorrere lunghe distanze intatte, il che significa che possono diffondersi lontano dal sito di contaminazione originale. Inoltre, le emissioni elevate e prolungate e la lenta degradazione delle sostanze chimiche combinate portano a un continuo accumulo di PFAS in natura.
Lo hanno scoperto infatti i giornalisti investigativi di Le Monde
“Dal bellissimo Danubio Blu al Lago Orestiada (Grecia), dal fiume Bilina (Repubblica Ceca) al bacino del Guadalquivir (Spagna), i PFAS vengono rilevati nell’acqua, nell’aria e nella pioggia; lontre e merluzzi; uova sode e adolescenti. […] Gli studi di biomonitoraggio mostrano che questi componenti indesiderati permeano il nostro sangue.”
Gli effetti dei PFAS devono ancora essere studiati a fondo, ma Le Monde evidenzia la possibilità di una diminuzione della fertilità, di un ridotto peso alla nascita dei bambini, di un aumento del rischio di alcuni tipi di cancro, di colesterolo elevato o di pressione alta, tra gli altri.
PFAS trovati nel Danubio: qual è il futuro delle normative?
L’esposizione ai PFAS è un problema significativo non solo in Ungheria ma anche in tutta Europa e nel mondo.
I PFAS sono disponibili in varie forme: due delle sue varianti (PFOA e PFOS) sono state vietate in passato dopo che è stato dimostrato che sono dannosi per la salute umana. Tuttavia, poco dopo, fu creato un altro composto (chiamato ADONA) per sostituire le sostanze bandite.
Esistono già alcune restrizioni sulla quantità di PFAS che è possibile rilevare nei prodotti alimentari e nell’acqua nell’UE. Sono inoltre in corso varie proposte, guidate da Germania, Danimarca, Paesi Bassi, Norvegia e Svezia, per limitare ulteriormente l’uso dei PFAS in futuro.
Gli esperti che hanno parlato con Átlátszó hanno affermato che, sebbene sostituire interamente le sostanze chimiche sarebbe difficile a causa della loro utilità nella produzione di materiali di uso quotidiano, limitare il loro utilizzo ad aree specifiche dovrebbe essere preso seriamente in considerazione per la salute futura della popolazione.
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Fonte: Atlatszó
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1 Commenti
I PFAS sono il nuovo amianto... Era un prodotto miracoloso finché anni dopo scoprimmo che in realtà è dannoso. Si trova negli oggetti di uso quotidiano e si trova anche nella schiuma antincendio…. Chissà quale sostanza usiamo oggi e che tra 50 anni scopriremo essere dannosa….