BREAKING: L’Ungheria blocca le testate giornalistiche ucraine in una mossa di ritorsione

Gergely Gulyás, Ministro dell’Ufficio del Primo Ministro, ha annunciato sulla sua pagina Facebook che l’Ungheria ha bloccato una dozzina di organi di informazione ucraini in una mossa basata sul principio di reciprocità.

Gli organi di informazione ucraini bloccati dal Governo ungherese

Mentre l’Ucraina spinge per entrare a far parte dell’Unione Europea, ha compiuto il passo drastico di bloccare gli organi di informazione online stranieri, compresi quelli ungheresi, ha spiegato Gulyás. Secondo quanto riferito, questi siti hanno criticato le sanzioni dell’UE contro la Russia e il sostegno militare dell’Ucraina, dipingendo l’UE e la NATO come fratturate e largamente inefficaci. Tuttavia, Gulyás insiste sul fatto che la vera ragione alla base delle azioni dell’Ucraina è la copertura che evidenzia l’influenza della rete di Soros.

Gergely Gulyás
Foto: FB/Gergely Gulyás

In risposta, l’Ungheria ha imposto misure speculari, rendendo inaccessibili diversi portali di notizie ucraini all’interno dei confini ungheresi, ha dichiarato il Ministro a nome del Governo. Gulyás ha anche espresso scetticismo sull’interesse degli ungheresi per questi siti, citando in particolare la Pravda ucraina. Ha sottolineato che una nazione sovrana deve rispondere in modo proporzionato a quello che definisce “un attacco assolutamente ingiustificato”. All’inizio di oggi, il Primo Ministro Viktor Orbán ha scatenato una polemica rifiutando di riconoscere l’Ucraina come pienamente sovrana, sostenendo che Kyiv dipende pesantemente dalle armi e dai finanziamenti occidentali. Senza il sostegno dell’Occidente e dell’UE, Orbán ha suggerito che l’Ucraina crollerebbe.

La Fondazione Soros dovrebbe essere bloccata

Gulyás ha inoltre sostenuto che le divisioni interne dell’UE sull’Ucraina non giustificano la censura ucraina. Se l’amministrazione del Presidente Zelensky non è d’accordo, ha detto, dovrebbe riconsiderare la sua offerta di adesione all’UE, avvertendo che l’adesione dell’Ucraina non farebbe che approfondire le divisioni dell’UE.

Ha anche esortato l’Ucraina a bloccare l’interferenza della Fondazione Soros negli affari interni di altri Paesi, invece di reprimere la libertà di parola al riguardo.

I portali di notizie ucraini colpiti includono:

  • tsn.ua
  • oboz.ua
  • anons-zak.com.ua
  • ungvar.uz.ua
  • zakarpattya.net.ua
  • pravda.com.ua
  • hromadske.ua
  • nv.ua
  • lb.ua
  • insiderinfo.com.ua
  • uaonline.com.ua
  • eurointegrazione.com.ua

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