Commemorazione del 60° anniversario della rivoluzione del 1956 a Zurigo

Zurigo, 2 ottobre (MTI) 2 Le nazioni ungheresi e svizzere sono legate dal loro patrimonio europeo condiviso e dal ruolo chiave svolto dalla libertà nella loro storia, ha detto Zoltán Balog, ministro ungherese delle risorse umane, a MTI dopo aver tenuto un discorso in una commemorazione del 60° anniversario della rivoluzione del 1956 a Zurigo venerdì.
Il ministro parlò davanti a centinaia di persone che commemoravano la rivoluzione della base intellettuale, spirituale e culturale condivisa che collegava Ungheria e Svizzera nel 1956, sottolineando che questo era ciò che aveva permesso agli ungheresi di integrarsi nella loro nuova casa in Svizzera.

Balog ha affermato che la differenza tra l’attuale crisi migratoria europea e l’esodo di circa 200.000 ungheresi 60 anni fa è che gli ungheresi e le nazioni che li hanno accolti condividono un patrimonio culturale, intellettuale e storico europeo, che secondo lui ha permesso loro di arricchirsi a vicenda nella loro convivenza nello stesso paese, mentre coloro che arrivano oggi in Europa provengono da una lontana cultura straniera. Se fossero tutti ammessi, cambierebbero il volto storico e culturale del continente, ha affermato.
La commemorazione, alla quale ha tenuto un discorso anche l’ex membro del Consiglio federale svizzero Cristoph Blocher, si è conclusa con l’esecuzione dell’Orchestra Sinfonica della Radio Ungherese, diretta da Tamás Vasary.


Dopo l’evento, Balog ha incontrato anche i leader delle organizzazioni ungheresi operanti in Svizzera, lodando la loro intensa attività ecclesiastica e culturale.

