Continua la crociata contro la bandiera Szekler in Romania

La comunità ungherese dalla Romania è diventata, ancora una volta, il partito perdente quando si tratta di uso di simboli regionali, Secondo una decisione della Corte d’Appello di Târgu Murerestling, la bandiera di Szekler, così come la bandiera della città devono essere rimosse dall’edificio del municipio di Gheorgheni/Gyergyószentmiklós La causa è stata avviata a febbraio dalla famigerata Associazione Civica per la Dignità in Europa (ADEC), fondata da Dan TANASÀ, un attivista noto per le sue opinioni estremiste e anti-ungheresi.
Secondo il sindaco di Gheorgheni/Gyergyószentmiklós, la rimozione delle bandiere potrebbe produrre tensioni tra le comunità che vi abitano, cosa che finora non è stata caratteristica per questa città a maggioranza ungherese all’85%, ha aggiunto che la minoranza rumena e la maggioranza ungherese hanno sempre vissuto fianco a fianco in pace e senza problemi.
È triste che in un paese che si presenta come democratico e nel rispetto dello stato di diritto, un sistema giudiziario apparentemente imparziale diventi il messaggero e il sostenitore dell’estremismo e del sentimento anti-ungherese, impedendo così le condizioni naturali per una convivenza pacifica. Inoltre, troviamo preoccupante che sia proprio un’organizzazione a chiamarsi Associazione Civica per la Dignità in Europa, ad avviare azioni legali contro la comunità ungherese e altre minoranze.
Foto: szekelyhon.ro

