Diritti delle minoranze in Romania: un passo avanti, due indietro?

Dopo aver inizialmente votato a favore di una proposta di emendamento dell’Alleanza Democratica degli Ungheresi in Romania (RMDSZ/UDMR), che avrebbe dovuto estendere i diritti linguistici delle minoranze nei settori dell’assistenza sanitaria e sociale, tre partiti, vale a dire il Partito Nazionale Liberale (PNL), l’Unione Save Romania (USR) e il Partito del Movimento Popolare (PMP), si sono opposti alla proposta di emendamento alla Corte Costituzionale della Romania.

Questo improvviso cambiamento di opinione da parte dei tre partiti è allo stesso tempo assurdo e offensivo, e può essere interpretato solo come un attacco contro la comunità ungherese e contro i diritti umani in generale.

L’emendamento in questione afferma che nelle località in cui una popolazione minoritaria supera il 20%, o il divario alternativo di 5000 persone, ai membri della minoranza deve essere garantito il diritto di essere assistiti all’interno del sistema sanitario e dei servizi sociali da una persona che parla la propria lingua materna Una tale estensione dei diritti linguistici delle minoranze sarebbe un importante passo avanti, poiché negli ultimi anni si sono verificati diversi casi di pazienti svergognati e maltrattati all’interno del sistema sanitario per non aver parlato correttamente il rumeno.

Nelle loro obiezioni PNL, USR e PMP sostengono che l’emendamento proposto è incostituzionale perché “it viola i principi di uguaglianza davanti alla legge e di non-discrimination”, ai quali hanno aggiunto che “it può essere discriminatorio anche nei confronti di altre minoranze” Tali argomenti sono chiaramente contraddittori e assurdi, poiché l’emendamento era inteso proprio a prevenire la discriminazione contro le minoranze.

In seguito all’obiezione dei tre partiti, RMDSZ/UDMR ha rilasciato una dichiarazione in cui il presidente dell’organizzazione, Hunor KELEMEN, ha sottolineato che le obiezioni presentate alla Corte Costituzionale sono in realtà argomenti inventati, che hanno lo scopo di frenare i diritti delle minoranze. “Se non possono aiutarci, chiediamo che almeno non ostacolino il nostro lavoro.”, ha aggiunto KELEMEN. La dichiarazione RMDSZ/UDMR rileva inoltre che proponendo tale misura, PNL e PMP vanno contro i valori della propria famiglia politica, il Partito popolare europeo, che è fortemente impegnato a proteggere i diritti delle minoranze.

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