Ecco le opzioni di vaccino disponibili per il terzo jab!

La registrazione per il terzo vaccino contro il coronavirus inizia all’inizio di agosto. Dopo settimane di tentativi, il Centro nazionale per la sanità pubblica ha rivelato quale combinazione di vaccini può essere somministrata ai pazienti.

Il terzo vaccino contro il coronavirus può essere richiesto 4-6 mesi dopo la seconda vaccinazione e, per il momento, è raccomandato principalmente per i pazienti anziani e cronici, ha riferito il portale di notizie ungherese Portafoglio.

Come abbiamo precedentemente riportato, l’iscrizione al terzo jab inizia dalla seconda metà della settimana. Secondo il Centro nazionale per la sanità pubblica,

la combinazione di vaccini che può essere somministrata è la seguente

  • dopo due jab di AstraZeneca: Pfizer, Moderna e Sinopharm possono essere dati come terzo jab;
  • dopo due colpi di Janssen: si possono dare Pfizer, Moderna e Sinopharm;
  • dopo due colpi di Moderna si possono somministrare Janssen, Sinopharm e AstraZeneca;
  • dopo due colpi di Pfizer: Janssen, Sinopharm e AstraZeneca possono essere somministrati;
  • dopo due colpi di Sinopharm: Pfizer, Moderna, AstraZeneca e Janssen possono essere somministrati;
  • dopo due colpi di Sputnik: Pfizer, Moderna e Sinopharm possono essere somministrati.

Per quanto riguarda la vaccinazione a due dosi, l’Ungheria è stata in prima linea dietro Malta (85%), che è superiore del 9% rispetto alla media UE (46,79%) e rappresenta ancora un vantaggio significativo.

Secondo la sintesi di Our World in Data, per quanto riguarda la vaccinazione monodose, l’Ungheria è balzata al secondo posto dietro Malta all’inizio di marzo e vi è rimasta fino alla fine di giugno, da allora, però, l’Ungheria ha cominciato a scivolare gradualmente indietro nella classifica mentre altri paesi sono andati avanti Attualmente, il 57,98% della popolazione totale ha già ricevuto almeno un vaccino in Ungheria, con il quale il paese si colloca al 16° posto tra i 27 Stati membri La media UE è ora del 57,88%, ha riferito il portale di notizie ungherese Telex.

Tuttavia, è importante sottolineare che, analogamente ad altri paesi sviluppati, l’Ungheria ha raggiunto l’apice della volontà di vaccinarsi, il che può servire da spiegazione del motivo per cui il programma di vaccinazione ha ormai rallentato drasticamente.

Anche se ci sono molti vaccini in magazzino, il resto della popolazione non è interessata e rifiuta la possibilità di vaccinazione.

Tuttavia, è preoccupante che molti ungheresi abbiano deciso di non sottoporsi al secondo vaccino a causa del certificato di immunità ricevuto dopo la prima dose del vaccino. Ciò è particolarmente vero ora, nel caso della variante Delta, poiché è noto che una singola dose del vaccino offre un grado di immunità contro il virus inferiore rispetto a prima nel caso della variante Alpha, mentre dopo la seconda dose l’efficacia è già simile. Come potenziale soluzione alla situazione, è stato recentemente annunciato che la campagna di vaccinazione per il virus anziani inizia presto, nell’ambito del quale gli studenti di medicina visiteranno personalmente gli anziani che non hanno ancora ricevuto un jab per convincerli della necessità del vaccino.

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