Economista statunitense: il TTIP potrebbe danneggiare il commercio europeo, aumentare la disoccupazione

Budapest (MTI). Il Partenariato transatlantico per il commercio e gli investimenti (TTIP), un accordo di libero scambio pianificato tra gli Stati Uniti e l’Unione europea, potrebbe soffocare la crescita globale, aumentare la disoccupazione e la disuguaglianza sociale rallentando al contempo il commercio all’interno dell’UE, ha affermato lunedì un economista ed esperto del mercato del lavoro
Jeronim Capaldo, ricercatore presso la Tufts University degli Stati Uniti ed esperto dell’Organizzazione internazionale del lavoro (ILO), ha dichiarato in una tavola rotonda a Budapest di aver trovato proiezioni pubblicate finora sul TTIP “unrealistic”, in parte perché prevedevano che non ci sarebbe stato alcun cambiamento nel tasso di occupazione o nei salari a seguito del patto. Gli studi pubblicati generalmente ignorano anche il deficit di bilancio, ha affermato.
Capaldo ha affermato nella sua analisi, basata sul modello di politica globale delle Nazioni Unite, che il TTIP non risolverebbe il problema della sovrapproduzione nelle società industriali dove i beni in eccesso non trovano necessariamente un mercato.
In relazione ai vantaggi citati per l’Ungheria in termini di esportazioni di veicoli, Capaldo ha affermato che l’Europa è già un grande esportatore di veicoli verso gli Stati Uniti e non è noto se il TTIP sarà in grado di aumentare ulteriormente la situazione.
Ha osservato, tuttavia, che gli accordi collegati al TTIP indebolirebbero le posizioni dei dipendenti, il che porterebbe all’instabilità economica e, in definitiva, ad una crisi.
I colloqui sul TTIP sono in corso dal 2013, ma hanno raggiunto un punto morto, con i critici europei preoccupati per l’apertura delle porte a affari incatenati per le grandi società statunitensi globali.

