I lavoratori ungheresi sarebbero stati sostituiti da lavoratori ospiti a basso costo: Il Gabinetto Orbán risponde

Portfolio ha recentemente riportato una tendenza in crescita in Ungheria: le aziende licenziano i lavoratori ungheresi per assumere invece lavoratori ospiti più economici. Ad esempio, la CATL di Debrecen ha licenziato 150-200 dipendenti ungheresi per coprire i loro ruoli con manodopera straniera. Il Ministero dell’Economia Nazionale ungherese ha rilasciato una lunga dichiarazione in risposta ai resoconti dei media che evidenziavano questa pratica controversa. Il Ministero ha affermato che non c’è “assolutamente alcuna correlazione” tra il calo del numero di persone impiegate in Ungheria e il numero di lavoratori ospiti provenienti da Paesi non appartenenti all’Unione Europea.

Forza lavoro ungherese sostituita da lavoratori ospiti?

Secondo Telex, il Portfolio ha rivelato che l’economia ungherese è in difficoltà, costringendo le aziende a tagliare i posti di lavoro locali per proteggere i profitti. Il numero di occupati ungheresi è sceso a 4,5 milioni – il più basso degli ultimi tre anni – mentre il numero di lavoratori stranieri in Ungheria è salito al massimo storico di 105.000 unità.

È interessante notare che l’Ungheria non attira più lavoratori principalmente dai Paesi vicini. Al contrario, i lavoratori ospiti provengono da luoghi più lontani, come Filippine, Vietnam, India, Cina, Türkiye e Russia. Gli ucraini costituiscono la forza lavoro straniera più numerosa in Ungheria, con oltre 20.000 lavoratori, seguiti da filippini (9.500) e vietnamiti (8.700).

  • In una svolta inaspettata, la CATL di Debrecen licenzia i lavoratori ungheresi per fare spazio ai lavoratori ospiti.

Portfolio ha notato che l’attrattiva dell’Ungheria si è allontanata dai Paesi UE vicini e dalla Serbia, attingendo ora soprattutto da quelli che definisce “Paesi del terzo mondo”.

  • Lavoratore ospite cinese di mezza età sospettato di aver violentato una ragazza minorenne ungherese a Debrecen

Il Ministero parla delle false conclusioni dei media ungheresi

Il Ministero dell’Economia Nazionale ha affrontato le notizie sul mercato del lavoro locale “basate su conclusioni false” in una dichiarazione rilasciata mercoledì. Il Ministero ha affermato che non c’è “assolutamente alcuna correlazione” tra il calo del numero di persone impiegate in Ungheria e il numero di lavoratori ospiti provenienti da Paesi al di fuori dell’Unione Europea.

Ha attribuito la recente diminuzione del numero di occupati alle tendenze demografiche e ha sottolineato che il tasso di occupazione dell’Ungheria si è attestato all’81,2%, la quinta cifra più alta dell’UE. Questo tasso è in aumento rispetto al 59,9% del 2010, in quanto il numero di ungheresi che lavorano è aumentato di 1 milione da allora, ha aggiunto.

Il Ministero ha anche detto che i numeri dell’occupazione sono diminuiti nel settore industriale, dove i progressi tecnologici e il miglioramento dell’efficienza hanno avuto un impatto sull’organico, ma sono aumentati nel settore dei servizi.

Rigidi controlli legali sull’impiego di lavoratori ospiti

Il Ministero ha sottolineato i rigidi controlli legali sull’impiego di lavoratori ospiti provenienti da Paesi non appartenenti all’Unione Europea e ha affermato che tale manodopera è stata utilizzata principalmente per completare grandi investimenti e metterli in funzione. Ha anche riconosciuto i vantaggi per gli investitori stranieri di utilizzare lavoratori provenienti dai loro Paesi, con il know-how e le competenze necessarie, per completare e lanciare i progetti in Ungheria.

Il Ministero ha affermato che i lavoratori extracomunitari rappresentano attualmente il 2,8% degli occupati in Ungheria. Includendo i cittadini stranieri dell’UE e dello Spazio Economico Europeo, il tasso si attesta al 3%, ha aggiunto. A titolo di confronto, i rispettivi tassi nei Paesi vicini sono del 4,5% per la Slovacchia, del 7,1% per la Polonia e del 16% per la Repubblica Ceca, ha detto il Ministero.

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Immagine in evidenza: depositphotos.com

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