I manifestanti protestano contro l’incarcerazione di etnia ungherese in Romania

Mercoledì l’autodefinito Movimento giovanile delle sessantaquattro contee (HVIM), nazionalista radicale, ha organizzato una manifestazione a Budapest per protestare contro il verdetto della massima corte rumena che condanna due ungheresi della Transilvania al carcere per quello che ha definito un tentativo di attentato a Targu Secuiesc (Kézdivásárhely) nel 2015.

István Beke, leader locale dell’HVIM, e Zoltán Sz invececs, leader del movimento in Transilvania, sono stati condannati ciascuno a cinque anni di carcere per quello che le autorità rumene hanno visto come un tentativo di far esplodere un ordigno esplosivo fatto in casa durante la parata Romania‘festa nazionale il 1° dicembre. Le autorità li hanno accusati sulla base di conversazioni telefoniche intercettate e petardi trovati a casa di Beke.

Il co-leader dell’HVIM György Gyula Zagyva ha detto al dimostrazione quello

il verdetto della Corte Suprema rumena è stato il modo in cui lo Stato ha detto agli ungheresi della Transilvania di abbandonare i loro sforzi di autonomia.

Questo è anche un messaggio a 15 milioni di ungheresi e al governo ungherese, ha detto, di abbandonare il suo sostegno agli sforzi di autonomia di Szekler. A meno che gli ungheresi non agiscano per il verdetto

“possono trascinare via qualsiasi ungherese in qualsiasi momento”,

Zagyva ha detto.

Il fondatore dell’HVIM e capo del neonato partito Mi Hazánk (La nostra patria), László Toroczkai, ha affermato che il caso riguarda la solidarietà reciproca degli ungheresi. “In gioco ci sono le vite di due ungheresi che non hanno fatto nulla, se non avere il coraggio di difendere gli ungheresi, ha detto.

Foto: MTI

Toroczkai ha chiesto al governo ungherese di pronunciarsi a favore del rilascio dei due uomini in tutti i forum internazionali.

LA CORTE RUMENA EMETTE UN VERDETTO POLITICO OLTRAGGIOSO

Lo ha affermato il presidente di Jobbik Tamás Sneider nella dichiarazione, anche se la sentenza dell’Alta Corte regionale di Bucarest del 7 aprile 2017 ha già sottolineato l’assurdità delle accuse

il potere rumeno vuole ancora fare un esempio dei patrioti Szekler che lottano per l’autodeterminazione.

Jobbik invita il governo fidesz-democratico cristiano ad adottare immediatamente tutte le misure possibili affinché la giustizia possa prevalere sulle intenzioni politiche rumene nel caso dei due cittadini ungheresi.

Foto: MTI

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