I socialisti fanno appello al rifiuto della candidatura al referendum presso la massima corte

Lunedì i socialisti dell’opposizione hanno presentato ricorso alla Corte Suprema di Kúria, in Ungheria, contro la Comitato elettorale nazionale (NVB) respinge la proposta del partito di indire un referendum sulla protezione dei laghi naturali dell’Ungheria.

Il direttore del partito Zsolt Molnár ha dichiarato in una conferenza stampa davanti al palazzo del tribunale che la decisione della NVB è stata “appallinghi”, aggiungendo che i socialisti confidano che la Kúria prenderà una decisione “positiva”.

Molnár ha espresso la speranza che dopo il referendum le acque libere dell’Ungheria diventino effettivamente liberamente accessibili a tutti e che tutti i tentativi di sviluppare eccessivamente spiagge e campeggi e di prosciugare le paludi naturali siano vietati.

Egli ha affermato che durante la legislatura autunnale i socialisti presenteranno una proposta di emendamento globale alla legge sull’argomento Lago Balaton.

L’NVB ha respinto la proposta dei socialisti il 24 agosto.

I socialisti avevano intenzione di chiedere ai cittadini se le spiagge pubbliche sui laghi naturali dovessero essere accessibili gratuitamente e se il parlamento dovesse vietare la vendita delle spiagge pubbliche. Una terza domanda riguardava se i progetti di costruzione su di esse dovessero essere vietati.

La NVB ha respinto la prima domanda in quanto mirava a modificare la costituzione. Il comitato ha affermato nella sua motivazione che la questione delle spiagge pubbliche dovrebbe essere gestita localmente dal consiglio locale o tramite un referendum locale.

La commissione ha respinto la questione relativa al divieto di progetti di costruzione nelle spiagge pubbliche in quanto la questione non rientrava nella giurisdizione del parlamento e non era quindi idonea a essere sottoposta a referendum a livello nazionale.

La NVB ha inoltre affermato che i divieti costituiscono una violazione dei diritti di proprietà costituzionalmente garantiti dei consigli locali.

La terza questione relativa ad una proposta di divieto di vendita di spiagge pubbliche è stata respinta per gli stessi motivi delle altre questioni e per mancanza di chiarezza giuridica.

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