Il comitato elettorale respinge il referendum sul procuratore capo

Giovedì il Comitato elettorale nazionale (NVB) ha respinto le iniziative referendarie riguardanti il procuratore capo dell’Ungheria. 

L’organismo ha affermato che le interrogazioni presentate avrebbero influenzato i poteri del parlamento sulle organizzazioni e sul loro personale, che non possono essere soggette a referendum.

Le iniziative sono state presentate dal Movimento Momentum e dall’ex deputato Gábor Vágó.

Tre dei quesiti referendari respinti sono stati proposti da Momentum, volti ad annullare le disposizioni in base alle quali il procuratore capo, dopo la scadenza del suo mandato, può mantenere i suoi poteri fino all’elezione del suo successore.

La commissione ha respinto altre quattro domande presentate da Vágó. Il primo mirava a eliminare l’immunità di un deputato se abusava del proprio diritto di voto per promuovere la corruzione.

La seconda domanda di Vágó mirava a impedire la rielezione del procuratore capo per un secondo mandato, mentre la terza suggeriva che il procuratore capo potesse essere ritirato dal suo ufficio.

La quarta domanda di Vágó suggeriva che ai familiari del procuratore capo dovrebbe essere impedito di essere assunti dalla Banca nazionale.

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