Il governo ha condiviso come avrebbero affrontato le sfide economiche

Il fondo di protezione per la riduzione dei prezzi dei servizi pubblici e il fondo per la difesa sono necessari per alleggerire il peso sulle famiglie, preservare i risultati del governo e, in risposta alla situazione di guerra, per garantire la pace e la sicurezza del paese, ha detto il ministro delle Finanze Mihály Varga all’emittente pubblica Kossuth Rádió. Domenica.

Varga ha osservato che nel 2019, prima dello scoppio della pandemia, il bilancio prevedeva un deficit dell’1 per cento ma i numeri hanno dovuto essere rivisti a causa della crisi Gli alti prezzi dell’energia, l’aumento dell’inflazione e le crescenti spese per interessi del servizio del debito hanno aumentato notevolmente le spese, ha detto, ma il governo è impegnato a ripristinare la disciplina fiscale.

Il progetto di bilancio del prossimo anno garantirà che sia il deficit che il debito pubblico scendano nel 2023, rispettivamente al 3,5% (del PIL) e al 73,8%

Varga ha detto.

Il fondo di protezione per la riduzione dei prezzi dei servizi pubblici e il fondo per la difesa sono previsti per due anni, 2022 e 2023, ha affermato.

Si prevede che il fondo per la riduzione dei prezzi dei servizi pubblici ammonterà a 670 miliardi di fiorini l’anno prossimo e il fondo per la difesa a 842 miliardi di fiorini. Con quest’ultimo, l’Ungheria raggiungerà l’obiettivo fissato in precedenza come impegno della NATO di spendere almeno il 2% del PIL per la difesa entro il 2024 già l’anno prossimo poiché le spese per la difesa supereranno di gran lunga i 1.300 miliardi di fiorini, ha affermato Varga.

Varga ha affermato che il sistema di riduzione dei prezzi dei servizi pubblici in Ungheria, in vigore dal 2013, si trova ora ad affrontare una grande sfida a causa degli alti prezzi dell’energia e dell’inflazione.

Il governo ha deciso di mantenere questo sistema; i pagamenti del fondo per la riduzione dei prezzi dei servizi pubblici devono servire allo scopo di mantenere i prezzi dell’energia al livello basso attuale per le famiglie, ha affermato.

Ha detto che i negoziati sul fondo di recupero sono ancora in corso con l’Unione europea, ma era fiducioso che sarebbe stato raggiunto un accordo Sull’altra questione legata all’UE, il bilancio settennale, ha detto che i negoziati potrebbero essere completati entro la fine di luglio in modo che quei fondi possano già essere presi in considerazione nel bilancio 2023, ha detto.

Infine, Varga ha affermato che sia la politica monetaria che quella fiscale mirano a frenare il più possibile l’inflazione;

il governo prevede che la tendenza al rialzo dei prezzi al consumo si fermi e il bilancio del prossimo anno prevede un’inflazione compresa tra il 5 per cento e il 6 per cento.

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