Il ministero dell’Interno propone di inasprire le leggi sull’asilo e sull’immigrazione

Il ministero ha affermato che la proposta di modificare i decreti governativi relativi all’asilo tagliando i benefici per i richiedenti asilo e le persone a cui è stata concessa protezione internazionale mira a scoraggiarli dal chiedere asilo in Ungheria esclusivamente per ragioni economiche.
Secondo l’emendamento, i richiedenti asilo avrebbero diritto solo ad alcuni tipi di benefici a cui hanno diritto i cittadini ungheresi. Ma verrebbero loro negati i benefici per l’alloggio e l’istruzione.
La seconda proposta (che modificherebbe un totale di otto leggi sull’immigrazione) limiterebbe il soggiorno dei migranti nei centri di accoglienza a un solo mese e richiederebbe che essi creino le condizioni per il loro soggiorno legale in Ungheria” entro tale termine.
La proposta renderebbe inoltre legale la detenzione di migranti che potrebbero essere successivamente rimandati in altri paesi dall’Ungheria secondo le regole di Dublino III La regola attuale è che solo i migranti ripresi dall’Ungheria in base all’accordo possono essere detenuti.
Il ministero vuole anche che l’autorità per l’immigrazione riveda l’ammissibilità all’asilo ogni tre anni, a chi non soddisfa più i requisiti verrebbe ritirato lo status di rifugiato.
Anche le norme per richiedere un permesso di soggiorno verrebbero inasprite, poiché si è scoperto che un numero significativo di cittadini provenienti da paesi in via di sviluppo abusa del sistema di richiesta in un modo che in seguito impedisce alle autorità di espellerli.
Le nuove norme relative alle domande di permesso di soggiorno renderebbero tuttavia più semplice per lo Stato rilasciare permessi di soggiorno fuori dagli interessi economici nazionali”.

