Il ministro degli Esteri ungherese parla delle tariffe punitive dell’UE contro le auto elettriche cinesi

Le tariffe punitive della Commissione europea sui veicoli elettrici cinesi sono un altro duro colpo per la competitività del continente, ha detto giovedì a Budapest il ministro degli Affari esteri e del commercio Péter Szijjártó.

La misura non serve gli interessi né dei paesi europei né delle imprese Szijjártó ha detto in un post sui social media Ha aggiunto che l’esecutivo dell’Unione Europea, guidato da Ursula von der Leyen, ha ignorato le posizioni degli Stati membri e delle grandi imprese europee con il passo.

Ha osservato che solo dieci dei 27 Stati membri dell’UE hanno sostenuto la misura, mentre le aziende europee dell’industria automobilistica l’hanno combattuta con la“tooth and nail”. “Il successo della strategia europea sulla mobilità elettrica è difficile da immaginare senza la cooperazione con i fornitori cinesi, ha aggiunto”.

Ha attribuito la colpa al CE presidente per aver messo l’Europa in una guerra perderà il suo potere, riducendo al contempo il peso dell’UE nell’economia globale e nella politica globale.

Mercoledì la CE ha imposto dazi compensativi sulle importazioni di veicoli elettrici dalla Cina per un periodo di cinque anni I dazi sono in vigore da giovedì.

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