Il tribunale serbo ascolta il caso di reato minore del deputato Jobbik tramite un ufficio locale

Belgrado, 19 febbraio (MTI) Venerdì un tribunale serbo ha ascoltato un caso di reato minore avviato contro un parlamentare del partito Jobbik per aver aperto un ufficio a Senta (Zenta) in Vojvodina (Vajdaság).

Il ministero della pubblica amministrazione e del governo locale della Serbia ha avviato l’udienza per determinare se l’apertura da parte di István Szávay del suo ufficio di Senta sia considerata attività politica da un partito straniero Secondo la legge serba, è illegale per i partiti stranieri condurre attività politiche in Serbia. Il ministero ha affermato che il caso di Szavay è considerato attività politica perché l’ufficio presenta il nome e il logo di Jobbik.

Szávay ha detto al giornalista di MTI dopo l’udienza che considera l’intero caso “nonsense”, aggiungendo che personalmente non è mai stato accusato di aver condotto attività politiche. L’unica cosa a cui le autorità serbe si sono opposte, ha detto Szávay, è stato il logo di Jobbik all’esterno dell’ufficio.

“Penso che l’attività politica comporterebbe una qualche forma di partecipazione agli affari pubblici del paese, candidandosi o ricoprendo cariche pubbliche, ha detto” Szávay, sottolineando che Jobbik non sta portando avanti tali attività.

Ha detto di avere basi sia legali che morali per aprire il suo ufficio a Senta, citando una legge ungherese del 2012 che consente ai partiti ungheresi di aprire uffici sia all’interno che all’esterno dei confini del paese, nonché la costituzione, che afferma che l’Ungheria è responsabile di prendersi cura dei suoi cittadini che vivono all’estero.

Szávay ha detto che la presenza del suo ufficio in Serbia non danneggia l’interesse del paese o del suo popolo. Il deputato ha espresso la speranza di essere scagionato dal tribunale.

Szávay ha aperto il suo ufficio a Senta lo scorso ottobre dopo che le autorità hanno vietato due volte il funzionamento dell’ufficio di Jobbik a Subotica (Szabadka). All’inaugurazione ha detto che voleva aiutare la gente del posto nelle procedure per acquisire la cittadinanza ungherese e aiutarli a risolvere i problemi che devono affrontare.

Lo scorso novembre il ministro degli Esteri ungherese Péter Szijjártó ha definito l’atto di Szávay di aprire l’ufficio una “provocation” che danneggia le relazioni ungherese-serbe.

Foto: facebook.com/szavayistvan

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