Inflazione urbana, crisi del costo della vita, pensionati che vivono con pochi centesimi, dicono i socialisti

Il partito socialista all’opposizione ha presentato una proposta di risoluzione sull’aumento del potere d’acquisto delle pensioni, ha detto lunedì il vice leader del partito.

Lajos Korózs ha dichiarato in una conferenza stampa online che le politiche economiche imperfette del governo hanno portato a un “Orbán-inflazione” di ben oltre il 20 per cento nell’ultimo anno In Ungheria si registra chiaramente una crisi del costo della vita con uno dei due milioni di pensionati che riceve meno di 160.000 HUF (430 euro) al mese.

Il Socialisti proporre un ritorno all’indicizzazione mista di pensioni, che implica prendere in considerazione l’inflazione prevista e l’aumento salariale netto in egual misura. Ha inoltre chiesto il ripristino di un tetto per i pagamenti dei contributi, aggiungendo che con la polarizzazione delle pensioni negli ultimi anni, dovrebbe essere introdotto un milione di fiorini come tetto per il contributo pensionistico.

Ha detto che per poter colmare il divario, nei prossimi cinque anni, tutti dovrebbero ricevere un aumento delle pensioni indicizzato all’inflazione ma in linea con il sistema di indicizzazione mista, il partito vuole anche che la pensione minima di vecchiaia sia almeno del 70 per cento del salario minimo netto.

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