Jobbik esorta i partiti governativi a presentare la proposta di emendamento alla Costituzione come propria

Un parlamentare del partito di opposizione Jobbik ha esortato i partiti al governo a presentare a loro nome una proposta di emendamento alla Costituzione che il partito di opposizione aveva ripetutamente presentato, invano.
Domenica, parlando in una conferenza stampa a Budapest, Gábor Staudt ha detto questo
Jobbik ha chiarito già all’inizio dell’ondata migratoria che non ne avrebbero accettato quota di insediamento dei rifugiati e sosterrebbe il governo nei suoi sforzi per difendere l’Ungheria, anche sostenendo una legislazione che richiede la maggioranza dei due terzi.
Se il primo ministro Viktor Orbán vuole davvero l’unità nazionale, perché i partiti al potere Fidesz e democristiano hanno respinto la proposta di emendamento costituzionale di Jobbik, che differiva solo in una sola frase da quella dei partiti al governo: escludeva la possibilità di reintrodurre i titoli di residenza, Egli ha detto.
Staudt ha detto che se i partiti al governo presentassero la sua proposta come propria, Jobbik non la considererebbe una questione di prestigio e la sosterrebbe pienamente in una votazione parlamentare.
Lo ha detto vendendo obbligazioni di residenza,
l’alleanza di governo aveva già consentito a 20.000 migranti in formazione di stabilirsi nel paese.
Jobbik inserirebbe una clausola nella Costituzione che stabilisce che i diritti di residenza non possono essere venduti in cambio di denaro in alcuna forma, ha affermato Staudt.

