Jobbik sollecita la risposta del parlamento alle azioni “illegali” contro gli ungheresi dello Szeklerland

Budapest, 2 gennaio (MTI) Il partito Jobbik ha esortato il parlamento a rispondere a quelle che ritiene essere azioni di “anti-” e “illegale” contro gli ungheresi dello Szeklerland da parte delle autorità rumene.

Gabor Vona, leader del partito, ha dichiarato sabato di aver chiesto che le commissioni parlamentari per gli affari esteri e la coesione nazionale ascoltino in sessione congiunta l’ambasciatore rumeno in relazione a una serie di azioni politiche illegali anti-ungheresi… costruite sulla intimidazione” contro gli ungheresi che vivono nello Szeklerland.

Vona ha affermato che il governo ungherese e la diplomazia ungherese finora hanno taciuto sull’“abuso di potere da parte delle autorità rumene e sulla “gross violation” dei diritti collettivi delle comunità della diaspora ungherese.

Vona ha affermato che l’arresto ingiustificato e l’accusa del leader del Movimento giovanile ungherese delle sessantaquattro contee (HVIM) nella città centrale rumena di Kezdivasarhely (Targu Secuiesc) e le autorità ‘“mossa” di diverse bande ungheresi nella zona “non possono rimanere inevase dall’Ungheria.

Il 1° dicembre Istvan Beke, il leader dello Szeklerland del nazionalista HVIM, è stato arrestato per l’accusa di voler far esplodere una bomba a Kezdivasarhely durante la festa nazionale della Romania HVIM, il cui nome si riferisce al numero di contee nei confini del trattato ungherese pre-Trianon, ha affermato che a causa della “absurd slanders” da parte delle autorità rumene, si rivolgerà ai tribunali internazionali, alla stampa internazionale e alle organizzazioni per i diritti.

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