La Banca Nazionale d’Ungheria segnala perdite ma mantiene la stabilità nonostante le sfide dell’inflazione
Nel 2022-2023, il compito più importante della banca centrale è stato quello di mantenere la stabilità In un ambiente senza precedenti, estremamente turbolento, era necessario prendere continuamente decisioni calme, ponderate e corrette, ha detto mercoledì il vice governatore della Banca nazionale d’Ungheria (NBH) Barnabás Virág.
Parlando in parlamento mentre presenta il NBH‘i rapporti aziendali del 2022 e del 2023, Virág ha affermato che nel 2022 l’ inflazione era a doppia cifra in quasi 90 paesi, tra cui l’Ungheria La banca centrale non poteva quindi avere altro obiettivo che fermare l’ inflazione elevata e abbassarla il più rapidamente possibile.
Ha osservato che dopo che l’inflazione è salita al 24,5% nel 2022, è scesa al 5,5% entro dicembre 2023.
Parlando della stabilità del sistema finanziario, Virág ha affermato che, nonostante le sfide, la stabilità del sistema finanziario nazionale non è mai stata messa in discussione per un momento.
Nel suo discorso Virág ha fatto riferimento all’iniezione di 11.000 miliardi di fiorini da parte della NBH nell’economia ungherese attraverso vari programmi, sensibilizzando sulla competitività, lanciando il programma Green Home e sostenendo gli sforzi di digitalizzazione nel sistema finanziario.
Il vicegovernatore ha osservato che nel 2022 la NBH ha registrato una perdita annua di 402 miliardi di fiorini per l’anno, salita a 1.700 miliardi di fiorini lo scorso anno. Ha osservato che, poiché la banca centrale è un istituto speciale, i suoi risultati non caratterizzano il suo funzionamento, ma riflettono piuttosto le circostanze economiche e che non ha un obiettivo di profitto.
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