La cerchia ristretta di Viktor Orbán starebbe trasferendo beni all’estero a causa dell’incertezza politica

Segnali crescenti suggeriscono che i circoli d’affari vicini al partito di governo ungherese si stanno già preparando per un possibile cambiamento politico. Secondo l’outlet investigativo VSquare, oligarchi e figure influenti all’interno della cerchia del Primo Ministro Viktor Orbán stanno spostando grandi somme di denaro da istituzioni finanziarie filogovernative ad altre banche, tipicamente di proprietà straniera, che operano in Ungheria.

La cerchia ristretta di Orbán si aspetta uno sconvolgimento politico?

Il cambiamento è stato confermato da diverse fonti bancarie indipendenti. Un alto funzionario ha osservato: “Se stanno aprendo conti con noi, pensi a quanto hanno già trasferito in Svizzera o a Singapore!”. Sebbene gli importi esatti rimangano sconosciuti a causa del segreto bancario, la tendenza è evidentemente evidente in più istituzioni.

I trasferimenti di beni arrivano in un momento in cui il partito di governo Fidesz sta vivendo un calo di popolarità. I recenti sondaggi suggeriscono che le elezioni del 2026 potrebbero potenzialmente concludersi con una sconfitta per Fidesz. Secondo gli esperti, l’élite imprenditoriale pro-Orbán teme che un governo post-elettorale possa cercare di recuperare i beni pubblici o addirittura avviare sequestri di beni. Di conseguenza, stanno spostando i fondi in luoghi che considerano più sicuri.

Mészáros Lőrinc MBH Bank Orbán Viktor
Il migliore amico di Viktor Orbán e l’ungherese più ricco, Lőrinc Mészáros e sua moglie, Andrea Várkonyi, alla IX conferenza della Fondazione Mészáros il 29 agosto 2025. Foto: MTI/Vasvári Tamás

Sanno qualcosa che gli altri non sanno?

Questo movimento non è limitato al settore privato. La newsletter di VSquare riporta anche che alcune università ungheresi – precedentemente privatizzate e gestite da una leadership filogovernativa – stanno coordinando gli sforzi per trasferire i loro beni a diverse banche. Questo suggerisce che anche le istituzioni stanno prendendo sul serio la prospettiva di un cambiamento politico.

La MBH Bank – parzialmente di proprietà dello Stato ungherese e di Mészáros Lőrinc, un amico intimo di Orbán – ha risposto alle richieste di informazioni definendo le notizie “voci maliziose e politicamente motivate”. La banca ha dichiarato che la sua base di depositi e i portafogli di premium e private banking hanno continuato a crescere nell’ultimo anno, indicando una salute finanziaria stabile.

Dietro le quinte, tuttavia, sembra esserci un crescente disagio. Se le attività legate a interessi allineati al governo si stanno effettivamente spostando in massa verso banche straniere e indipendenti, ciò segnala un aumento percepito del rischio economico e politico. Gran parte dell’attività rimane nascosta alla vista del pubblico, ma le misure precauzionali adottate suggeriscono che le persone coinvolte si stanno già preparando a grandi cambiamenti politici.

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